La FIMMG Puglia proclama lo stato di agitazione della categoria

Mozione conclusiva del consiglio generale FIMMG Puglia del 6/2/2013

giovedì 07 febbraio 2013

MOZIONE CONCLUSIVA DEL CONSIGLIO GENERALE DELLA FIMMG PUGLIA DEL 6/2/2013

Il Consiglio Regionale della Fimmg Puglia, riunitasi a Bari-sede Fimmg, il 06-Febbraio 2013

UDITA

la relazione del Segretario Generale Regionale Filippo Anelli

LA CONDIVIDE E L’APPROVA 

sottolineando il profondo disagio dei medici di medicina generale che nell’assicurare l’assistenza ai propri assistiti rilevano gravi carenze nei servizi territoriali e un netto incremento dei carichi burocratici.

Il Consiglio Regionale della Fimmg Puglia

RIVENDICA

le legittime aspettative della Categoria della Medicina Generale in merito allo sviluppo del proprio ruolo nell’assistenza territoriale e nei servizi di assistenza sanitaria domiciliare, alla luce di quanto previsto dalla Legge “Balduzzi” n.189/12

In particolare, il Consiglio regionale della FIMMG Puglia:

DENUNCIA

la carenza nella nostra regione di sufficienti servizi sanitari territoriali ed in particolare il mancato riconoscimento del diritto dei cittadini pugliesi ad essere curati adeguatamente a casa;

RILEVA

l’assenza di una qualsivoglia proposta politica da parte dell’Assessore Attolini in merito al modello e allo sviluppo delle cure primarie nella nostra regione,

ACCUSA

la Regione Puglia di voler imporre ai medici di medicina generale modelli assistenziali e di gestione delle patologie croniche non condivisi, affidando ad altre figure professionali competenze precipue della medicina generale, con un enorme impegno di denaro pubblico (4 milioni di euro) a fronte di limitati servizi assistenziali; o nuovi compiti, come i trasporti secondari nel SET 118, non previsti dagli accordi nazionali.

Il Consiglio regionale della FIMMG Puglia:

DENUNCIA

Inoltre il tentativo da parte delle ASL e della Regione di limitare le prerogative sindacali con condotte contro le quali si è fatto ricorso al Giudice del Lavoro, nonché la volontà di impedire ai legittimi rappresentanti della categoria di poter svolgere liberamente la propria attività istituzionale, proprio all’indomani dall’aver sollevato le questioni di cui innanzi.

 CHIEDE

Al Governatore, nella qualità di garante dei diritti dei medici e dei rappresentanti sindacali, di essere convocati perché assicuri sul territorio regionale la libertà effettiva di esercizio dell’attività sindacale.

 INVITA

Il Segretario Nazionale Fimmg a porre all’attenzione della Segreteria Nazionale e del Consiglio Nazionale la questione del riconoscimento del libero esercizio dell’attività sindacale in tutte le Regioni perché si adottino le opportune iniziative.

Il Consiglio Regionale della Fimmg Puglia

DICHIARA

lo stato di agitazione e preannuncia il ricorso a tutte le forme di lotta sindacale consentite, essendo cessata, e non per responsabilità della parte sindacale, ogni possibilità di concertazione.




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