Senza le politiche regionali per potenziare il territorio non resta che protestare.
La FIMMG dichiara lo stato di agitazione e preannuncia una manifestazione di protesta.
venerdì 08 febbraio 2013
Il Consiglio Regionale della Fimmg Puglia si è riunito a Bari presso la sede
Fimmg il 6 Febbraio 2013 e ha dichiarato lo stato di agitazione preannunciando il ricorso a
tutte le forme di lotta sindacale consentite, essendo cessata, e non per
responsabilità della parte sindacale, ogni possibilità di concertazione.
Il Segretario Generale Dott. Filippo Anelli ha chiesto al Presidente Vendola di essere ricevuto per rappresentare lo stato di malessere della categoria più volte denunciato dal sindacato, aggravato dal fatto che la Regione Puglia sta per recepire e attuare misure tese a limitare il libero esercizio dell’attività sindacale.
Si allega la mozione conclusiva del Consiglio Generale della FIMMG PUGLIA del 6/2/2013:
Il Consiglio Regionale della Fimmg Puglia, riunitasi a Bari-sede Fimmg, il 06-Febbraio 2013
UDITA
la relazione del Segretario Generale Regionale Filippo Anelli
LA CONDIVIDE E L’APPROVA
sottolineando il profondo disagio dei medici di medicina generale che nell’assicurare l’assistenza ai propri assistiti rilevano gravi carenze nei servizi territoriali e un netto incremento dei carichi burocratici.
Il Consiglio Regionale della Fimmg Puglia
RIVENDICA
le legittime aspettative della Categoria della Medicina Generale in merito allo sviluppo del proprio ruolo nell’assistenza territoriale e nei servizi di assistenza sanitaria domiciliare, alla luce di quanto previsto dalla Legge “Balduzzi” n.189/12
In particolare, il Consiglio regionale della FIMMG Puglia:
DENUNCIA
la carenza nella nostra regione di sufficienti servizi sanitari territoriali ed in particolare il mancato riconoscimento del diritto dei cittadini pugliesi ad essere curati adeguatamente a casa;
RILEVA
l’assenza di una qualsivoglia proposta politica da parte dell’Assessore Attolini in merito al modello e allo sviluppo delle cure primarie nella nostra regione,
ACCUSA
la Regione Puglia di voler imporre ai medici di medicina generale modelli assistenziali e di gestione delle patologie croniche non condivisi, affidando ad altre figure professionali competenze precipue della medicina generale, con un enorme impegno di denaro pubblico (4 milioni di euro) a fronte di limitati servizi assistenziali; o nuovi compiti, come i trasporti secondari nel SET 118, non previsti dagli accordi nazionali.
Il Consiglio regionale della FIMMG Puglia:
DENUNCIA
Inoltre il tentativo da parte delle ASL e della Regione di limitare le prerogative sindacali con condotte contro le quali si è fatto ricorso al Giudice del Lavoro, nonché la volontà di impedire ai legittimi rappresentanti della categoria di poter svolgere liberamente la propria attività istituzionale, proprio all’indomani dall’aver sollevato le questioni di cui innanzi.
CHIEDE
Al Governatore, nella qualità di garante dei diritti dei medici e dei rappresentanti sindacali, di essere convocati perché assicuri sul territorio regionale la libertà effettiva di esercizio dell’attività sindacale.
INVITA
Il Segretario Nazionale Fimmg a porre all’attenzione della segreteria nazionale e del consiglio nazionale la questione del riconoscimento del libero esercizio dell’attività sindacale in tutte le Regioni perché si adottino le opportune iniziative.
Il Consiglio Regionale della Fimmg Puglia
DICHIARA
lo stato di agitazione e preannuncia il ricorso a tutte le forme di lotta sindacale consentite, essendo cessata, e non per responsabilità della parte sindacale, ogni possibilità di concertazione.
Bari, 7 febbraio 2013
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