Bufera sul servizio del «118» (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La Fimmg, in un documento esprime solidarietà ai volontari, autisti e infermieri

mercoledì 16 gennaio 2013

BARI - È bufera sul 118. La sezione Puglia della Fimmg, in un documento esprime «solidarietà ai volontari, autisti e infermieri per le loro condizioni di lavoro caratterizzato dalla precarietà. Si tratta di un servizio che richiede oltre alla qualifica professionale anche serenità, che difficilmente un rapporto di lavoro precario può assicurare. Ancora una volta, il nostro sistema sanitario si regge sulla buona volontà degli operatori, ma le carenze dell’organizzazione non possono ricadere sugli stessi e molte delle postazioni del 118 sono carenti di infermieri». La Fimmg non «ritiene corretto che deficienze di carattere organizzativo siano scaricate sui medici». 

Per il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri (Pdl, segretario commissione sanità Senato) siamo di fronte ad «un nuovo Vietnam. Dall’ennesimo palcoscenico nazionale che lo vede impegnato insieme a buona parte della sua giunta, nella campagna elettorale, il presidente Nichi Vendola narrava di una sorta di Eldorado del Sud. In effetti, la sua Puglia ha battuto tutti i record, trasformando il sistema sanitario in un nuovo Vietnam dove medici e infermieri sono tutti disperatamente impegnati in prima linea ad assicurare i livelli essenziali di assistenza nonostante la confusione e la cattiva gestione dell’amministrazione regionale. L’allarme lanciato dagli operatori del 118, il servizio che in questa regione è ormai abbandonato al suo destino, è di una gravità inaudita. Nel sostenere la sacrosanta protesta dei medici, non posso che sottolineare come il settore sanitario in particolare sia stato lasciato nel caos più totale». 

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