Solidarietà agli operatori del 118
Barisera
sabato 12 gennaio 2013
La Fimmg, il maggiore sindacato dei medici di base, esprime solidarietà ai volontari, autisti e infermieri del 118 che in questi giorni protestano per le loro condizioni di lavoro legato caratterizzato dalla precarietà e denuncia quella che definisce “questa grave anomalia ed invita le autorità competenti a porre rimedio individuando le responsabilità di coloro che avrebbero potuto e possono tuttora intervenire”.
“Si tratta di un servizio essenziale – si legge in una nota – quello dell’Emergenza Territoriale, fondamentale per garantire ai cittadini pugliesi il diritto alla salute che necessita di personale qualificato per svolgere questo compito importante. Un servizio che richiede oltre alla qualifica professionale anche serenità, che difficilmente un rapporto di lavoro precario può assicurare. Non si può pensare di garantire questo fondamentale servizio in maniera non strutturata e non stabile , consentendo ad esempio l’intervento di operatori, come i volontari, pagati con buoni pasto o con prestazioni occasionali. Ancora una volta, il nostro Sistema Sanitario si regge sulla buona volontà degli operatori, ma tutto ciò non basta! Serve un servizio ben organizzato e le carenze dell’organizzazione non possono ricadere sugli operatori sanitari, pena il rischio che il servizio non sia garantito in maniera efficiente ed efficace”.
Secondo la Fimmg “è il caso degli infermieri. Molte delle postazioni del 118 sono carenti di infermieri. Ciononostante, le ASL autorizzano turni di lavoro “costringendo” i medici ad operare senza l’essenziale ed indispensabile apporto degli infermieri. Come è facilmente intuibile, è a rischio l’efficacia della prestazione in quanto gli interventi richiesti prevedono, anche sulla base dei protocolli ministeriali, la presenza sia del medico che dell’infermiere”.
La Fimmg, insomma, “non ritiene corretto che deficienze di carattere organizzativo siano scaricate sui medici, che per codice deontologico e per formazione non si tirano indietro di fronte ad interventi che spesso possono salvare la vita di un cittadino. La Regione Puglia ha istituito una commissione regionale per valutare il rischio professionale e l’errore in medicina legato proprio alle carenze organizzative. Simili commissioni sono state anche istituite in tutte le ASL. Ma se da una parte la Regione e le ASL si mostrano sensibili ai problemi del risk managment dall’altra ignorano completamente questo problema nel 118 e continuano ad obbligare i medici ad effettuare prestazioni senza la contemporanea presenza sia del medico che dell’infermiere”.
Altri articoli sull'argomento
- 118 sempre più nel caos (comunicato stampa)
giovedì 31 gennaio 2013
Attualmente è disponibile una sola auto medica - Bufera sul servizio del «118» (La Gazzetta del Mezzogiorno)
mercoledì 16 gennaio 2013
La Fimmg, in un documento esprime solidarietà ai volontari, autisti e infermieri - Esasperati, spaventati, stanchi. Sono i medici del «118»
martedì 15 gennaio 2013
Ieri in delegazione si sono recati alla sede del consiglio regionale pugliese - ‘118', Cassano: “In Puglia è emergenza anche per la medicina delle emergenze”
martedì 15 gennaio 2013
Il consigliere incontra una delegazione del 118 - Bufera 118, coordinatore De Giosa: Il servizio è adeguato, possiamo tranquillizzare gli utenti
sabato 12 gennaio 2013
La situazione non è così tragica e quelli che il Corvo denuncia - La vertenza: Quegli operatori del 118 pagati con i buoni pasto
sabato 12 gennaio 2013
LA Gazzetta del Mezzogiorno, pag 40 (edizione Bari) - Solidarietà agli operatori del 118
venerdì 11 gennaio 2013
Ancora una volta, il nostro Sistema Sanitario si regge sulla buona volontà degli operatori, ma tutto ciò non basta! - La denuncia shock di un soccorritore: Cittadini in pericolo, indagate sul 118 barese
mercoledì 09 gennaio 2013
Esclusiva Il Quotidiano Italiano edizione Bari