Sindrome emolitico uremica: continui controlli in Puglia
L'osservatorio regionale assicura: non si sono verificati nuovi casi
sabato 17 agosto 2013

Esami di laboratorio sulla filiera alimentare, sulle acque di balneazione e sull'acqua contenuta in alcuni pozzi sono in corso da parte dell'Osservatorio epidemiologico pugliese per risalire alle cause che hanno provocato in Puglia nell'ultimo mese 11 casi di Sindrome emolitico uremica (SEU). Lo si apprende dall'Osservatorio epidemiologico regionale (Oer) della Regione Puglia.
La SEU è stata diagnosticata oltre a sette bambini (di età inferiore ai tre anni) tuttora ricoverati all'ospedalE pediatrico di Bari, a tre piccoli già dimessi nelle scorse settimane e ad un adulto già da qualche tempo mandato a casa.
La SEU è una infezione intestinale che colpisce prevalentemente i bambini e che si manifesta con diarrea spesso caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, vomito e dolore addominale.
«Anche i controlli compiuti stamani (ieri, ndr) presso i pronto soccorso regionali e le unità operative non hanno evidenziato nuovi casi di SEU, spiega la prof Cinzia Germinario (foto), direttore scientifico dell'Oer della Puglia.
"La Valutazione del Danno Sanitario da emissioni ed immissioni inquinanti non può e non deve essere prevista solo a carico di chi fa impresa ed offre lavoro e occupazione ma va effettuata anche in relazione all'efficienza dei nostri depuratori” (…)
Altri articoli sull'argomento
- Seu, controlli a tappeto nei caseifici
martedì 03 settembre 2013
L’escherichia coli potrebbe aver contaminato i prodotti di altre ditte (Repubblica BA) - Seu, i casi salgono a 16. Ma non si fugge
mercoledì 21 agosto 2013
L'ultimo nel Salento, a Calimera: i turisti, però, restano L'assessora Gentile: «Escludiamo il mare dalle cause»