INPS: “Incremento del 3% degli importi recuperati per effetto della riduzione della prognosi”.
Proposta irricevibile secondo l'Ordine dei Medici di Milano
martedì 19 marzo 2013
“Incremento del 3% degli importi recuperati per effetto della riduzione della prognosi”.
A chiederlo in una circolare del 16 gennaio scorso, in cui si sofferma sulla programmazione delle risorse umane ed economiche, la Direzione generale Inps.
Una richiesta irricevibile per molti iscritti all’Ordine che si sono visti recapitare la missiva di cui si è fatto portavoce il presidente dell’Ordine milanese Roberto Carlo Rossi (foto). «Il medico che formula una prognosi» spiega Rossi in una richiesta di immediata modifica del testo “incriminato” «non può e non deve seguire logiche di carattere economicistico.
Numerosi articoli del vigente Codice di Deontologia medica, ovviamente, vietano al medico atteggiamenti compiacenti…e impongono la massima diligenza, competenza e professionalità. In sintesi le prognosi non devono mai essere ridotte per rispondere a un “miglioramento dell’economicità” e tantomeno per rispondere a un’imposizione verticistica».
L’assurdo, conferma Rossi, è che con una circolare del genere di fatto «dichiari che il 3% delle prognosi sono una truffa. Un fatto inaccettabile» spiega il presidente dell’Ordine milanese. «Un conto è la proposta di interventi formativi per i medici fiscali o la richiesta di una maggiore accuratezza o ancora richiedere una maggiore focalizzazione su aspetti prognostici, un altro è formulare un’accusa del genere, per di più all’interno di una circolare sulla razionalizzazione delle spese».
Sull’onda della circolare Inps l’Ordine milanese, in attesa di una presa di posizione di quello nazionale,esorta a una correzione immediata. «È superfluo sottolineare» si chiude la missiva «che, per quanto di competenza dello scrivente Ordine professionale, non saranno tollerate violazioni del dettato deontologico».
A chiederlo in una circolare del 16 gennaio scorso, in cui si sofferma sulla programmazione delle risorse umane ed economiche, la Direzione generale Inps.
Una richiesta irricevibile per molti iscritti all’Ordine che si sono visti recapitare la missiva di cui si è fatto portavoce il presidente dell’Ordine milanese Roberto Carlo Rossi (foto). «Il medico che formula una prognosi» spiega Rossi in una richiesta di immediata modifica del testo “incriminato” «non può e non deve seguire logiche di carattere economicistico.
Numerosi articoli del vigente Codice di Deontologia medica, ovviamente, vietano al medico atteggiamenti compiacenti…e impongono la massima diligenza, competenza e professionalità. In sintesi le prognosi non devono mai essere ridotte per rispondere a un “miglioramento dell’economicità” e tantomeno per rispondere a un’imposizione verticistica».
L’assurdo, conferma Rossi, è che con una circolare del genere di fatto «dichiari che il 3% delle prognosi sono una truffa. Un fatto inaccettabile» spiega il presidente dell’Ordine milanese. «Un conto è la proposta di interventi formativi per i medici fiscali o la richiesta di una maggiore accuratezza o ancora richiedere una maggiore focalizzazione su aspetti prognostici, un altro è formulare un’accusa del genere, per di più all’interno di una circolare sulla razionalizzazione delle spese».
Sull’onda della circolare Inps l’Ordine milanese, in attesa di una presa di posizione di quello nazionale,esorta a una correzione immediata. «È superfluo sottolineare» si chiude la missiva «che, per quanto di competenza dello scrivente Ordine professionale, non saranno tollerate violazioni del dettato deontologico».
Marco Malagutti
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