Circolare Federfarma n. 58 su prescrivibilità antipsicotici di seconda generazione

Abolito il piano terapeutico - AIFA: a breve anche la clozapina sarà prescrivibile dal MMG

venerdì 07 giugno 2013

Circolare Federfarma  - Prot.   310 - n. 58

Ogg.  Determina AIFA 23 aprile 2013:

         Abolizione Piano Terapeutico per antipsicotici di seconda generazione         

            L’Assessorato regionale alle politiche della salute, con  nota prot.7814 del 5/6/2013,  ci  comunica che l’Aifa, con Determina 23 aprile 2013 in vigore dal 24 maggio 2013, ha eliminato l’obbligo della diagnosi e del piano terapeutico per la prescrizione dei seguenti medicinali antipsicotici di seconda generazione: 

ATC N05AE04 ZIPRASIDONE

ATC N05AH02 CLOZAPINA

ATC N05AH03 OLANZAPINA

ATC N05AH04 QUETIAPINA

ATC N05AH05 ASENAPINA

ATC N05AX08 RISPERIDONE

ATC N05AX12 ARIPIPRAZOLO

ATC N05AX13 PALIPERIDONE

 L’Assessorato ha inoltre precisato che per le sole specialità Clozapina e Risperidone, oggetto di ricetta medica limitativa da rinnovare volta per volta (RNRL), il medico di medicina generale ed il pediatra di libera scelta potranno continuare a prescrivere tali medicinali sul ricettario SSN a seguito di ricetta redatta da parte di specialisti o di centri ospedalieri.

Frattanto l'AIFA ha diffuso la seguente nota, annunciando la prossima estensione della prescrivibilità della clozapina

A seguito delle dichiarazioni di Federfarma e al fine di promuovere una corretta informazione ai malati che non ingeneri preoccupazioni infondate, l'Agenzia Italiana del Farmaco precisa che le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa da Federfarma sui piani terapeutici degli antipsicotici di seconda generazione non hanno carattere di attualità poiché il provvedimento che ne consente la prescrivibilità da parte del medico di famiglia, con particolare riferimento alla clozapina, è già stato approvato dalla CTS ed è in fase di pubblicazione in GU.

Nell'ottica di tutelare realmente la salute dei pazienti, tanto più in un ambito così delicato, e di non creare inutili allarmi, sarebbe stata auspicabile la verifica delle informazioni diffuse attraverso il ricorso ai canali istituzionali prima di procedere alla diffusione ai mezzi di informazione.

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