Foggia: Ricettari finiti, stop alle prescrizioni

Il caso: Onorati (Fimmg): sbagliata la programmazione sulla fornitura. Manfrini (Asl): è colpa della Regione.

giovedì 16 gennaio 2014

Antonella Caruso (Corriere del Mezzogiorno)

Vietato ammalarsi a Foggia e nel resto della Capitanata. O meglio, ci si può anche ammalare ma non è certo che i medici potranno prescrivere i farmaci. La Asl della provincia di Foggia ha finito i ricettari. I medici di famiglia accusano l'Azienda sanitaria: «Hanno sbagliato la programmazione sulla fornitura. E non si conosce nemmeno chi ha commesso l'errore» tuona il segretario della Fimmg, Salvatore Onorati. Il direttore generale Attilio Manfrini, che una settimana fa elogiava l'azione della Regione e dell'assessorato alla Salute, punta il dito proprio contro Bari: «Non è nostra la responsabilità. Abbiamo presentato alla Regione Puglia un prospetto conclusivo sul fabbisogno di ricettari per il 2014. La Regione, ritenendo tale richiesta eccessiva, ha decurtato il numero di ricettari assegnati alla Asl di Foggia. Questo ha provocato problemi di sottoscorta». Fatto sta che ricettari non ce ne sono e i farmaci non possono essere prescritti. Generalmente un medico di famiglia fino a qualche tempo fa ritirava ogni mese tra i 30 e i 40 blocchetti, il fabbisogno consolidato; poi a dicembre il primo campanello d'allarme. Nei magazzini i blocchi con le ricette per prescrivere farmaci e visite specialistiche scarseggiavano. E allora la distribuzione è stata razionalizzata, appena 10 ricettari alla volta. I medici di base hanno ridotto al minimo le prescrizioni e soprattutto a fine anno non hanno denunciato quanto stava accadendo, sperando che l'inghippo si sarebbe stato risolto. Ma ieri la situazione è precipitata.

Un medico di San Paolo di Civitate che si era recato presso il distretto sanitario di San Severo per ritirare i blocchetti se n'è visto consegnare solo uno. Immediatamente ha segnalato la cosa. E il sindacato dei medici di medicina generale ha denunciato pubblicamente il grave disservizio. «Non si può far pagare quanto accaduto né ai medici di Medicina Generale e che con spirito collaborativo si erano adeguati, per non creare disagi agli utenti si presentano negli ambulatori; ma soprattutto non possono i malati essere rispediti a casa senza la ricetta per i farmaci» spiega Onorati. Un ricettario che contiene 50 fogli un medico massimalista (1500 pazienti) lo consuma in una sola giornata.

E in questo periodo dell'anno, quando l'influenza comincia a costringere molti al letto, le cose si complicano. Ma senza ricette i medici di famiglia non potranno neppure prescrivere le richieste per visite specialistiche. E rischia anche di partire nel peggiore dei modo la sperimentazione sulle visite notturne negli ospedali della Asl. Chi le prescriverà? Il direttore generale, Attilio Manfrini assicura che il disservizio è stato già risolto; la Regione sta rastrellando ricettari nei magazzini delle altre Asl pugliesi per spedirli a Foggia. E' evidente che risorse per acquistarne non ce ne sono. Secondo alcune indiscrezioni però il rifornimento prima della prossima settimana non sarà possibile. 

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