Codici priorità obbligatori: La FIMMG scrive all'Assessore

Una decisione affrettata che avrà pesanti ricadute sulla popolazione

venerdì 12 dicembre 2014

Prot. 96/14 del 12/12/2014
All'Assessore alle Politiche della Salute 
Regionale Puglia


Oggetto: codici di priorità.

Egregio Assessore,
alla luce delle Sue dichiarazioni apparse sui media in questi giorni, ed in particolare sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 11/12/2014, la Fimmg Puglia ritiene di dover prendere atto con dispiacere che Lei sulla gestione delle liste di attesa ha scelto la strada della demagogia, disperdendo in un attimo un patrimonio di attese e di aspettative che i medici avevano riposto in Lei al momento dell'assunzione dell'incarico.

E' da novembre 2013 che noi, parte pubblica - guidata dal suo predecessore - e parte sindacale, abbiamo deciso in un incontro aperto a tutti i medici prescrittori di adeguare i sistemi informatici all'utilizzo dei codici attraverso la codifica delle diagnosi e la risoluzione di problemi medico-legali relativi ai tempi di esecuzione delle prestazioni che in quella sede e nelle varie Asl abbiamo prospettato.

Da quel giorno, l'assessorato ha tenuto un silenzio tombale sull'argomento ed oggi ci tocca leggere sulla stampa che stiamo dibattendo di un "falso problema che forse qualcuno ha interesse a mantenere" e si chiede "un atto di responsabilità ai medici" come se sino ad oggi, i medici avessero svolto il loro ruolo in maniera irresponsabile.

Da lunedì i medici seguiranno pedissequamente quanto Lei ha chiesto sulla stampa, inserendo i codici di priorità, pur nella consapevolezza che le agende per codice di priorità non esistono, i sistemi informatici non sono stati mai adeguati recependo le diagnosi correlate con i codici di priorità, e lo faranno al solo fine di evitare che i cittadini siano privati dell'assistenza atteso che "saranno bloccate le impegnative non codificate correttamente secondo la scala di priorità della prestazione".

Alla fine i cittadini pagheranno comunque il prezzo del fallimento di un sistema che non ha la minima possibilità di erogare le prestazioni nei tempi e nei modi che demagogicamente avete ipotizzato, al solo fine di venire incontro alle richieste dei burocrati.
Al contrario, dove si è lavorato in silenzio, avendo a cuore la salute dei cittadini, le soluzioni sono state, seppur faticosamente, concordate tra tutti gli attori del sistema.  Come ad esempio nel caso della ASL di Taranto.

Va da sè che nel caso in cui le Asl non dovessero garantire il rispetto dei tempi secondo le indicazioni di priorità inserite dai prescrittori, la responsabilità sarà dei Direttori Generali e i medici inviteranno i cittadini a rivolgersi alle autorità preposte per far valere i propri diritti. 
In attesa di incontrarLa nella sede istituzionale del CPR, ove Lei non è mai intervenuto, per fornire, se lo riterrà, le risposte che aspettiamo da novembre 2013, La saluto cordialmente.


Il Segretario Regionale
Filippo Anelli

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