Sono senza patentino», vanno a casa 12 medici dei punti di pronto soccorso (Gazzetta Mezzogiorno)

L'Asl: pronti a trattenerli in attesa dei corsi. «No» dei sindacati. Servizio a straordinario

martedì 19 febbraio 2013

Un mese e mezzo fa sono stati assunti per garantire la presenza di un medico in alcuni degli ex pronto soccorso, riconvertiti in Punti di primo intervento, degli ospedali chiusi. Ma tra pochi giorni i'Asl sarà costretta a dare il benservito e mandarli a casa. Pe-ché? Colpa di un patentino che non hanno. È il destino riservato a una dozzina di medici dei punti di primo intervento cui l'azienda sanitaria ha comunicato la mancata riconferma del contratto, optando per la copertura dei turni - a straordinario - del personale in servizio sul servizio ambulanze del 118. Una premessa: sia gli uni sia gli altri fanno parte della «famiglia» del 118, con la differenza che i medici in servizio nei punti di primo intervento avrebbero dovuto conseguire il patentino che li abilita all'assistenza di emergenza entro il 31 dicembre scorso, data di scadenza del corso di medicina generale durato tre anni.
La Asi, tuttavia, pur di evitare di lasciare per strada 12 professionisti, aveva scelto di reclutarli in attesa del patentino (nei prossimi giorni sarà bandito l'avviso per il corso): fatto sta che nei giorni scorsi, nel corso di una riunione del Comitato permanente azienda dell'Asl (Cpa) i sindacati hanno diffidato formalmente l'azienda sanitaria evidenziando l'illegittimità del contratto di questi medici sprovvisti ili titolo abilitativo.
Pur essendo disponibile a una proroga del contratto, la direzione dell'Asl ha dovuto fare un passo indietro e disporre, a partire dal primo marzo, l'interruzione dei contratto e la copertura dei punti di primo intervento con altri medici.
Apparentemente può apparire una guerra tra poveri, ma tale vicenda si sovrappone a un contenzioso (dinanzi al giudice del lavoro) che vede i medici del 118 alle prese anche con il «nodo» del cosiddetto «trasporto secondario» dei pazienti. Si tratta, per intenderci, di quel trasferimento di un ammalato accompagnato per le prime cure presso in ospedale, presso un altro presidio sanitario per necessità di intervento chirurgico, o per carenza di posti letto o per altre ragioni.
Nel frattempo, i medici del 118 potrebbero essere chiamati a coprire (a straordinario) i turni lasciati vacanti dai 12 colleghi che saranno «licenziati» a partire dal. primo marzo. C'è chi aveva ipotizzato una alternativa, ovvero la possibilità di superare l'ostacolo del «patentino» attraverso la stipula di un contratto libero professionale con i singoli medici interessati. Ma all'azienda sanitaria fanno sapere che ciò è stato possibile in passato perché mancava una graduatoria. Adesso, invece, c'è un elenco di medici abilitati (quindi con patentino), redatto a seguito di un avviso pubblico, che potrebbero essere chiamati in servizio. Tuttavia, un paio di mesi fa questi hanno rifiutato, ma risisi li ricontatterà nuovamente: in caso di ennesimo rifiuto si procederà con gli straordinari. (F. Pepe)

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