Rischio clinico e responsabilità professionale in Medicina Generale

16 Maggio 2015 - Villa Romanazzi Carducci - Via Capruzzi 326, Bari (BA)

venerdì 15 maggio 2015

16 Maggio 2015 - Villa Romanazzi Carducci  - Via Capruzzi 326, Bari (BA)

Faculty

Dott. Vincenzo Bafundi                  

Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia

Dott. Aldo Di Fazio

Responsabile UOSD Medicina Legale e Gestione del Rischio, ASM Matera Dott. Riccardo Guglielmi

Direttore UOC Cardiologia ospedaliera, Policlinico di Bari

Aw. Vanni Pizzulli

Libero professionista, Foro di Matera

Dott. Giovanni Sportelli

Segretario Provinciale FIMMG Bari, Consigliere Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Dott.

Enrico Stracchi

Ricercatore confermato, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna

Razionale

L'errore come fonte di apprendimento e momento di riflessione per il miglioramento della pratica clinica, della sicurezza del paziente e della qualità delle cure rappresenta la rivoluzione concettuale promossa dalle aziende e dai professionisti della salute impegnati nell'applicazione quotidiana di semplici strategie di clinical risk management. Le carenze organizzative in un sistema complesso come quello dell'erogazione delle cure rappresentano il primum movens di una concatenazione di eventi sfavorevoli che possono portare ad un evento avverso e che non possono essere più ignorate ma richiedono, attraverso sistemi standardizzati di analisi degli errori, un costante impegno di miglioramento verso la sicurezza delle cure.

La pratica delle cure primarie non si sottrae evidentemente al rischio di eventi avversi. Da qui, la consapevolezza che l'acquisizione di conoscenze specifiche in materia di rischio clinico e, di conseguenza, degli strumenti di analisi dell'errore assurge ad elemento indispensabile anche per il medico di medicina generale, ora più che mai chiamato a rappresentare il trait d'union tra territorio ed ospedale, a farsi carico della cronicità assistenziale che giustifica una maggiore complessità del ruolo e delle attività, in un contesto socio-economico e culturale ispirato a principi di appropriatezza, efficienza e qualità delle prestazioni erogate.

Basti pensare alla prescrizione di accertamenti diagnostici o di strategie di cura, da sempre affidati al senso critico e dunque alle conoscenze e alle competenze del Medico di Medicina Generale, impegnato in prima linea ad avviare percorsi diagnostici differenziali nel rispetto del criterio di appropriatezza. Sullo sfondo, gli spettri di una medicina "difensiva", non più giustificabile e nuove frontiere di inappropriatezza clinica che puntano alla overdiagnosis e all' over treatment.

L'assistenza primaria dunque, non si sottrae a questa esigenza di una medicina basata sulle evidenze, affidando al peso scientifico delle linee guida e delle raccomandazioni emanate dalle più autorevoli società scientifiche nazionali ed internazionali, la best practice del Medico di Medicina Generale, rivelando una comunione di intenti con il legislatore che, recentemente, è intervenuto a disciplinare l'accertamento della responsabilità professionale del medico (legge Balduzzi), mutando profondamente gli orientamenti giurisprudenziali.

Restano sempre cogenti le insidie rappresentate dalla responsabilità per carente compilazione della cartella clinica, per carente informazione del paziente, senza dimenticare l'annosa responsabilità per omessa o tardiva risposta alla chiamata recepita dal MMG o dal medico di continuità assistenziale che integra fattispecie penalistiche peculiarissime.