Le due guardie mediche devono essere riaperte

Oltre lOmila le firme raccolte per chiedere la riapertura delle Guardie mediche chiuse in via Giulio Petroni e in via Omodeo

giovedì 08 maggio 2014

La Gazzetta del Mezzogiorno

Una battaglia civica, che non ha «colore» politico anche se condotta in questo periodo pre-elettorale per i quartieri Carrassi, Picone e San Pasquale. «Riaprite le sedi di Guardia medica» Chiusi i presìdi tra Carrassi, Picone e San Pasquale. Già raccolte lOmila firme IL FATTO Inattive da un anno le stanze di via G. Petroni e quelle nei pressi della Coop di via Omodeo I motivi? Locali inidonei, scarsa sicurezza. Forse

«Ma questa battaglia non è il frutto di una contrapposizione. Anzi, vorremmo volentieri che il centrosinistra fosse con noi» " I locali della Guardia Medica erano in via Giulio Petroni, al civico 47 e nel palazzo della Coop di via Omodeo. Sono stati chiusi uno dopo l'altro nell'arco di un anno. Perché? Mah... Stanze inidonee, scarsa sicurezza. Per non parlare di come l'omicidio di Paola Labriola, nel Centro di salute mentale di via Tenente Casale, abbia riacceso le sensibilità sull'incolumità degli operatori. Insomma, per motivi svariati (e non tutti ancora oggi completamente chiari) i due presìdi territoriali sono stati chiusi.

Rendendo orfana di una sponda sanitaria (e sociale) preziosissima l'ampia comunità di baresi che abita tra Carrassi, San Pasquale e Picone, 120mila persone che dalla sera alla mattina si sono ritrovate senza Guardia Medica. Qualcuno, tra l'altro, non aveva ancora capito che la sede fosse stata chiusa (perché dinanzi alle porte chiuse non c'è nessun cartello che segnali la cessata attività). Più d'uno è andato in cerca di un medico scoprendo che non solo i due presìdi non erano più in funzione ma che solo uno era stato formalmente trasferito. Dove? hi via Viilari. Ma è in pieno centro (dalle parti dell'hotel Palace)! Della serie: arrangiatevi. Di fatto, l'utenza di due diverse Circoscrizioni è rimasta priva del servizio di Guardia Medica.

Adesso, tra l'altro, non sono più due Circoscrizioni bensì un unico Municipio, il Secondo (Picone, Poggiofran-co, Carrassi, San Pasquale, Mungivacca). La sostanza non cambia: oltre lOOmila baresi (tra i quali moltissimi anziani) sono stati privati di un servizio essenziale. E la domanda torna a bomba: sì, ma perché? Qualcuno sussurra che in zona proliferino i poliambulatori privati. Magari, vai a vedere, qualcuno ha chiesto l'accreditamento alla Regione per offrire nel privato un servizio pubblico. Ma queste sono malignità. E poi, di questi tempi, la Regione elargisce accreditamenti col contagocce. Rimane il problema di un'utenza senza paracadute sanitario, almeno per quelle piccole emergenze quotidiane, quelle per le quali riversarsi nei reparti di Pronto Soccorso significa ingolfare il servizio e autocondannarsi ad attese di ore. A proposito di efficienza.

Nel frattempo qualcuno non è rimasto con le mani in mano. E ha avviato una raccolta di firme in mezzo alla gente, nei mercati, per la strada: 10.000 quelle raccolte finora. «Adesso ci siamo un po' fermati perché vorremmo evitare strumenta- lizzazioni», spiega Gino Schirone che con Fabio Romito sta portando avanti la «crociata» per la riapertura delle Guardie Mediche. Stumentalizzazioni? Già: Schirone è consigliere circoscrizionale uscente e ricandidato al Municipio Due, Romito è assessore provinciale uscente ora candidato al consigli comunale. Il partito? Forza Italia. «Allora è bene chiarire subito - spiegano -. Questa battaglia non è il frutto di un'appartenenza o di una contrapposizione. Anzi, vorremmo volentieri che il centrosinistra fosse con noi, anzi, fosse con la gente alla quale è stato tolto un servizio fondamentale. Il diritto alla salute, ci piace ricordarlo, è sancito dalla nostra Costituzione». E proprio per evitare fraintendimenti, le famose 10.000 firme sono per ora chiuse in un cassetto. «La petizione riprenderà dopo le elezioni - dice Schirone - qualunque possa essere l'esito.

Riprenderemo ad alzare la voce forte e chiara per ripristinare un presidio sanitario del quale un'utenza così grande e così composita non può fare a meno». Il passo successivo sarà reclutare in questa «battaglia» le farmacie della zona, strategia che intende coinvolgere quanti ogni giorno accolgono le richieste di aiuto dei cittadini, (red.cro.)

L'UTENZA Sono 120.000 le persone senza presidio. La sede trasferita in via Villari Di cosa si tratta ¦ ta Guardia Medica o meglio il Servizio di Continuità Assistenziale garantisce l'assistenza medica di base gratuita a tutte le persone, anche in età pediatrica, residenti nell'area a cui fa riferimento il servizio. I medici di Guardia Medica possono: prescrivere solo farmaci di prima necessità oppure richiedere esami e visite specialistiche urgenti o ancora proporre il ricovero in ospedale e rilasciare certificati di malattia, se veramente necessario, per un periodo massimo di tre giorni. Al contrario, non possono erogare prestazioni infermieristiche non correlate alla visita medica o ripetere ricette in terapie croniche né rilasciare certificati per attività sportiva, certificati per rientro scolastico, certificati di malattia oppure eseguire punti di sutura o sostituire il proprio medico di famiglia quando questi è assente per motivi personali.

Altri articoli sull'argomento