Guardia Medica: ADESSO BASTA, LA MISURA E’ COLMA!

Comunicato Fimmg: La Guardia Medica non è più disposta ad essere il capro espiatorio di un sistema che fa acqua da tutte le parti!

martedì 08 gennaio 2013

(Comunicato Stampa del 4/1/2013)

E’ ora di dire “basta”. La Guardia Medica non è più disposta ad essere il capro espiatorio di un sistema che fa acqua da tutte le parti!

Noi, i nostri martiri - e la cronaca quotidiana di atti di violenza, aggressioni e financo omicidi - li abbiamo, adesso è ora che qualcun altro si assuma le proprie responsabilità.

La Guardia Medica effettua quotidianamente un lavoro di primaria importanza nella gestione del territorio e lo dimostrano i dati Regionali e Nazionali che si possono consultare sul sito del Ministero della Sanità.

Infatti rispetto ad un tasso nazionale di ricoveri ospedalieri prescritti dalla Continuità Assistenziale che è del 3%, la Puglia ha un tasso di ricoveri prescritto del 1,8%.

Per non parlare, poi dei periodi stagionali di epidemia – come questo – in cui le prestazioni rese negli ambulatori aumentano del 100% rispetto al 20% dell’aumento degli accessi al Pronto Soccorso, così come dichiarato agli organi di stampa dagli addetti al servizio.

Perché, in un momento come questo, in cui si riacutizzano le patologie invernali ed in cui il lavoro dei medici del territorio aumenta in maniera esponenziale, a lamentarsi sono solo i medici del Pronto Soccorso?

Noi, il nostro lavoro lo facciamo ed in silenzio, se loro hanno lamentele da fare, le facciano con il sistema dell’assistenza che è organizzata in questo modo.

Le responsabilità delle carenze organizzative non possono essere riversate sui medici di Continuità Assistenziale.

Se i medici del Pronto Soccorso ritengono che le loro difficoltà sono ascrivibili a carenze organizzative, devono porre i loro problemi a chi dirige ed organizza il sistema affinché apporti gli opportuni  correttivi.

Basta con le lamentazioni, tipico costume di chi, invece di assumersi le proprie responsabilità, attribuisce ad altri le proprie incapacità!

Prima di lanciare accuse non circostanziate, bisognerebbe informarsi sull’attività della Guardia Medica soprattutto in questo periodo e sul carico di lavoro che i colleghi espletano in condizioni a dir poco “difficili” dal punto di vista sia strutturale che igienico-sanitario.

Per non parlare, poi, dei supporti medicali inesistenti.

Questi messaggi distorti e fuorvianti alimentano ancor più il rischio per l’incolumità dei medici della Continuità Assistenziale.

A questo punto, ad una provocazione inappropriata e gratuita, ci viene da rispondere con un’altra provocazione che può fare luce sulla quantità di lavoro effettuato dalla Continuità assistenziale.

Chiudiamo le Sedi di Guardia medica per una settimana e vediamo i nuovi numeri che si estrapolano come attività di Pronto Soccorso.

Forse solo così si potrà capire quanto sia utile ed inderogabile questo servizio nella gestione del territorio.




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