L'obbligo del Pos allunga i tempi per l'attuazione

Soglia minima a 20 euro. Obbligatorio oltre i 300mila euro di fatturato

sabato 18 gennaio 2014

Carmine Fotina Federica Micardi  (Sole24ore)

L'obbligo del Pos non spaventa più i professionisti. La bozza di decreto che il ministero dello Sviluppo economico ha inviato alla Banca d'Italia per riceverne il parere, corretta rispetto a quella "girata" a metà dicembre, cambia infatti alcuni importanti parametri.
Il primo, più restrittivo rispetto al testo precedente, abbassa da 30 a 20 euro la soglia minima oltre la quale scatta l'obbligo di pagamento tracciabile. Una decisione giustificata dal fatto che, come si legge nella nota tecnica «l'indicazione di un importo superiore avrebbe vanificato la disposizione volta a facilitare i pagamenti al di sotto dei 30 euro….prevista dal regolamento in corso di adozione del ministero dell'Economia di concerto con il Mise». 

Si alza però da 200mila a 300mila euro, per i primi sei mesi, il limite di fatturato del soggetto che effettua l'attività di vendita di prodotti e di servizi; fa fede l'ultima dichiarazione Irap «o, in mancanza, le scritture contabili dell'anno precedente per la parte riferibile alle sole transazioni con consumatori o utenti»: restano quindi esclusi i servizi resi alle imprese e ai professionisti. Dopo sei mesi il limite scende a 200mila euro. 
Con la nuova versione si allungano anche i tempi di entrata in vigore. Il decreto, se il testo resta quello attuale, entrerà in vigore dopo 120 giorni dalla sua pubblicazione (nella versione passata erano 60). 

Inoltre, entro 180 giorni (e non più 90) dall'entrata in vigore del decreto, quindi entro 300 giorni dalla la sua pubblicazione in Gazzetta, «dovrà essere emanato un secondo decreto che individui ulteriori modalità, nonché i termini e gli eventuali importi minimi». In pratica l'obbligo del Pos, che nelle intenzioni doveva essere in vigore dal 1° gennaio 2014, forse scatterà nel 2015.

(....)

Altri articoli sull'argomento