Progetto Nardino: le criticità rilevate dalla Fimmg
Lettera ai Direttori Generali
mercoledì 04 luglio 2012
Prot. 82/12 del 04/07/2012Egr. Sigg. Direttori Generali AA.SS.LL.
Regione Puglia
Loro sedi
Oggetto: Progetto Nardino.
In relazione all’effettuazione del Progetto Nardino, la scrivente Segreteria Regionale ha
rilevato diverse criticità che intende sottoporLe, per ricevere spiegazioni in merito, considerato che la
ASL da Lei diretta sta già avviando il progetto.
In primo luogo, si evidenzia che il rapporto di lavoro dei MMG è regolato da convenzioni
nazionali e regionali che definiscono tutti gli aspetti dell’attività.
Appare opportuno sottolineare, inoltre, che la normativa vigente prevede che i compiti del MMG
non possono essere affidati a soggetti diversi da loro.
Poiché il Progetto Nardino non è incluso nelle convenzioni nazionali e in quelle regionali, né è
stato mai sottoscritto un accordo specifico per la sua integrazione con l’attività dei MMG, ne derivano
delicati problemi di legittimità dei percorsi che si intendono attivare. Oltretutto, stante la peculiarità del
rapporto di convenzione tra MMG e SSR, l’individuazione di nuovi compiti per i MMG non può avvenire
ad opera di soggetti terzi ma, per norma vigente, può realizzarsi solo attraverso la condivisione nel CPR e
con la conseguente sottoscrizione di specifico accordo tra le parti.
Oltre alla mancanza di uno specifico accordo regionale che definisca i tempi e le modalità per
l’integrazione del progetto Nardino con l’attività del Medico di Medicina Generale, è opportuno tener
conto che l’accesso ai dati sanitari di ogni singolo cittadino necessita di esplicito consenso da parte del
paziente. Per tali dati il medico di medicina generale ha chiesto il consenso al trattamento al paziente che
lo ha concesso solo per le figure previste dall’ACN e non per personale assunto da altri soggetti. Infatti,
l’accesso ai dati presenti nella scheda sanitaria del paziente è disciplinato dall’ACN ed è riservato
esclusivamente al medico e al suo personale di studio e infermieristico.
Infine, sarebbe necessario comprendere se il personale infermieristico del Progetto Nardino è
assunto dalla ASL e, nel caso, se il costo (anche per la dotazione strumentale che utilizza) grava su fondi
della medicina generale. Non è noto, infatti, a quale struttura esso appartiene, dal punto di vista
funzionale, e se quindi risponde al DSS o ad altre strutture.
Nella qualità di datore di lavoro, si invita il Direttore Generale, nella fase di primissimo avvio del
Progetto, a prendere atto delle criticità evidenziate e a fornire le idonee soluzioni che, se non individuate,
rischiano di riversare sul DG responsabilità non solo sul piano assistenziale ma anche sul versante
dell’uso corretto e legittimo delle risorse pubbliche e sui rapporti con il personale convenzionato.
Bari, 4 luglio 2012
Il Segretario Regionale
Filippo Anelli
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