Certificati sportivi, dal primo agosto più oneri per i medici
Dal primo agosto cambiano le regole che diventano più severe (Dott-Net)
giovedì 01 agosto 2013
Attività sportiva e certificati medici: dal prossimo primo agosto cambiano le regole che diventano più severe. E di conseguenza anche gli oneri per i medici e i pazienti. Il decreto, approvato lo scorso 24 aprile, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 169 del 20 luglio 2013 e prevede che per quanto riguarda i certificati per l’attività sportiva non agonistica, l’obbligo per gli studenti che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalle scuole nell’ambito delle attività parascolastiche.
A questi vanno aggiunti i partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale e le persone che svolgono attività organizzate dal Coni o da società affiliate alle Federazioni o agli Enti di promozione sportiva che non siano considerati atleti agonisti, di sottoporsi a un controllo medico annuale effettuato da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport. In pratica le certificazioni sono divise in tre tipi, con una modulistica conseguente: certificato di idoneità alla pratica ludico motoria; alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico e alla pratica di attività sportiva di elevato impegno cardiovascolare.
Per il primo, è obbligatorio l’elettrocardiogramma con validità annuale; per il secondo, che riguarda i giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale, occorre un elettrocardiogramma a riposo e per il terzo l’elettrocardiogramma e uno step test o un test ergometrico con monitoraggio dell’attività cardiaca.
La visita consisterà nella misurazione della pressione arteriosa e in un elettrocardiogramma a riposo. Regole più stringenti sono previste per chi partecipa ad attività ad elevato impegno cardiovascolare come manifestazioni podistiche oltre i 20 km o le gran fondo di ciclismo, nuoto o sci: in questo caso verranno effettuati accertamenti supplementari.
Per quanto concerne i defibrillatori, le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Sono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche
Gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico. Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori. Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante. I corsi di formazione sono effettuati dai Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni. Alla fine sarà più difficile per il cittadino frequentare piscine, palestre e gruppi sportivi organizzati; per esempio l’elettrocardiogramma a riposo sarà obbligatorio per gli uomini con più di 55 anni e le donne con più di 65 oppure se si è affetti da una patologia cronica, tipo ipertensione, diabete e bronchite cronica o ancora se si è uno studente che partecipa ai Giochi della Gioventù.
Alla fine per il medico si aprono due strade: negare il certificato o inviare il paziente dal cardiologo, cosa che farà lievitare i costi.
Per il primo, è obbligatorio l’elettrocardiogramma con validità annuale; per il secondo, che riguarda i giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale, occorre un elettrocardiogramma a riposo e per il terzo l’elettrocardiogramma e uno step test o un test ergometrico con monitoraggio dell’attività cardiaca.
La visita consisterà nella misurazione della pressione arteriosa e in un elettrocardiogramma a riposo. Regole più stringenti sono previste per chi partecipa ad attività ad elevato impegno cardiovascolare come manifestazioni podistiche oltre i 20 km o le gran fondo di ciclismo, nuoto o sci: in questo caso verranno effettuati accertamenti supplementari.
Per quanto concerne i defibrillatori, le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Sono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche
Gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico. Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori. Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante. I corsi di formazione sono effettuati dai Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni. Alla fine sarà più difficile per il cittadino frequentare piscine, palestre e gruppi sportivi organizzati; per esempio l’elettrocardiogramma a riposo sarà obbligatorio per gli uomini con più di 55 anni e le donne con più di 65 oppure se si è affetti da una patologia cronica, tipo ipertensione, diabete e bronchite cronica o ancora se si è uno studente che partecipa ai Giochi della Gioventù.
Alla fine per il medico si aprono due strade: negare il certificato o inviare il paziente dal cardiologo, cosa che farà lievitare i costi.
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