Formazione del medico di famiglia, intervento di Egidio Giordano

Si auspica un percorso di audit sulla qualità della formazione specifica

lunedì 03 dicembre 2012


Egidio Giordano (Referente Regionale della Società italiana di Pedagogia Medica) interviene, con una nota, sull’iter del corso di formazione specifica in Medicina di Famiglia, iniziato del 2006 con l’incarico per la sua realizzazione, da parte della Regione, affidato all’Ordine dei medici chirurghi della provincia di Potenza.

L’odm - spiega – “chiamò a presiedere il Corso il Prof. Emanuele Altomare (Preside della Facoltà di Medicina di Foggia). Gli intendimenti erano eccezionali: miglioramento della didattica, innovazione organizzativa, integrazione tra la formazione ospedaliera e la formazione specifica, formazione continua dei tutori e adozione di un sistema di qualità che valutasse docenti, tutor e apprendimento”.
“Dal 2007 – aggiunge Giordano - in poi il Corso è stato gestito senza alcuna pianificazione della didattica, senza logica organizzativa e programmazione dei seminari senza alcun controllo della qualità.

Tutti i medici di medicina generale che da anni si occupano di formazione e di quella specifica dovrebbero attraverso l’autorevolezza delle società scientifiche chiedere prima che inizi il nuovo triennio come Il Corso si prefigge di formare un professionista che abbia la capacità di operare nell’ambito delle cure primarie con l’approccio tipico della medicina generale per problemi, olistico, continuo e trasversale, orientato alla comunità. Ma soprattutto come il Corso formerà il futuro medico di Medicina Generale alla luce della Legge Balduzzi”.

“Le società scientifiche – aggiuge Giordano - dovrebbero indire una “conferenza” che valuti il lavoro fin qui svolto coinvolgendo in questo percorso di audit sulla qualità della formazione specifica il presidente del Corso e il Dirigente Regionale con incarico alla formazione. Nel contempo si invita i medici di medicina generale a dare un segnale di discontinuità con questo tipo di gestione: rifiutiamoci di accettare l'incarico di coordinamento del prossimo corso “.

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