Presentato il Rapporto AIFA 2012 “L’uso dei farmaci in Italia”
Conferenza Stampa AIFA
martedì 24 settembre 2013
Il Presidente dell’AIFA, Sergio Pecorelli, e il Direttore Generale, Luca Pani, hanno presentato oggi a Roma, alla presenza del Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin, ilRapporto AIFA 2012 “L’uso dei farmaci in Italia”. La conferenza stampa è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di salute degli italiani alla luce dei dati di consumo e di spesa dei medicinali.
In apertura, il Presidente Pecorelli ha ricordato che “la storia di questa pubblicazione risale ormai al 2001”. “L’AIFA” ha detto Pecorelli “ha contribuito fin dalla sua nascita alla stesura dell’opera, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Da quest’anno il Rapporto è invece interamente realizzato dall’Agenzia. Si tratta di uno strumento che contribuisce ad approfondire le tematiche salienti della farmaceutica per fornire conoscenze da mettere a disposizione dei decisori”.
Il Presidente dell’AIFA si è poi soffermato su alcuni aspetti del Rapporto sottolineando “l’aumento dell’aspettativa di vita che ha degli effetti evidenti anche in termini di consumi farmaceutici, tanto è vero che il 64% dei farmaci è utilizzato dagli anziani. Si tratta di un dato che deve far riflettere anche alla luce di altre evidenze, come il fatto che solo il 35% dei pazienti al di sopra dei 64 anni sia incluso all’interno degli studi clinici”. “Il Rapporto sull’uso dei farmaci in Italia” ha concluso Pecorelli “si sta evolvendo in uno strumento in grado di mettere a fuoco uno spaccato del nostro Paese dal punto di vista farmaceutico e in un pezzo molto importante di quell’Health Technology Assessment dell’Agenzia che è ormai riconosciuto come un’eccellenza a livello europeo”.
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha sottolineato “l’utilità di questo Rapporto come strumento prezioso a supporto delle decisioni”. “Il Servizio Sanitario Nazionale” ha proseguito il Ministro “continua a dibattersi tra la duplice esigenza di contenere la spesa farmaceutica e di renderla sempre più appropriata, da un lato, e quella di continuare a sviluppare il SSN per accrescerne la competitività nei confronti dei nuovi bisogni di salute emergenti, dall’altro. I dati di quest’anno confermano un leggero aumento dei consumi, ovvero delle dosi di farmaco prescritte e, allo stesso tempo, evidenziano una contrazione della spesa farmaceutica”.
“La farmaceutica” ha aggiunto il Ministro Lorenzin “è un pilastro fondamentale nella tutela della salute dei cittadini e grazie al lavoro dell’AIFA in Italia l’accesso ai farmaci è a livelli di tutto rispetto, anche a quelli innovativi, ulteriormente potenziato grazie all’approvazione del recente decreto che stabilisce la conclusione delle procedure di approvazione di questi farmaci entro 100 giorni”.
Il Ministro ha concluso ringraziando l’AIFA “per l’importante lavoro analitico e tecnico-scientifico, nonché per l’opera di monitoraggio del consumo e della spesa farmaceutica che sta dando ottimi risultati” e ha ricordato come “ci sia bisogno di strumenti di analisi, come il Rapporto presentato quest’oggi, perché la lotta agli sprechi può essere fatta solo con il bisturi e conoscendo in anticipo le sacche di inappropriatezza su cui intervenire”.
“I dati del Rapporto 2012” - ha affermato il Direttore Generale Luca Pani – “dimostrano che, a fronte di una significativa riduzione della spesa territoriale, la spesa ospedaliera si conferma in crescita, soprattutto per via dell’introduzione di molecole innovative, dal costo molto elevato, che nella maggior parte dei casi sono dispensate proprio in ambito ospedaliero: una tendenza destinata a consolidarsi nel prossimo futuro, in quanto continueranno ad essere immessi sul mercato farmaci biotecnologici sempre più personalizzati e dall’impatto economico molto rilevante.”
“Un altro dato rilevante sui consumi” – ha aggiunto Pani – “è il progressivo aumento del numero di ricette, cresciuto di 40 milioni negli ultimi quattro anni. Se la spesa territoriale, nonostante ciò, è rimasta ancora sotto controllo, è perché tali prescrizioni si sono finora orientate in buona parte sui farmaci generici. Ma le genericazioni sono praticamente agli sgoccioli e si esauriranno entro il 2017.”
“L’Agenzia nota quindi con preoccupazione” – ha affermato Pani – “l’aumento della potenzialità prescrittiva, perché nel prossimo futuro potrebbe comportare un’inversione del trend positivo anche per la spesa territoriale. È compito dell’AIFA identificare le traiettorie d’impatto e segnalarle ai Ministeri vigilanti in modo da consentire, anche attraverso strumenti come il Rapporto che oggi presentiamo – la definizione di nuove strategie e politiche d’intervento”.
“Un altro aspetto molto interessante emerso dal Rapporto” – ha rilevato Pani – “riguarda l’impatto crescente sullo stato di salute e sulla qualità di vita dei cittadini dei disturbi del Sistema Nervoso Centrale: depressione, disturbi d’ansia, ma anche disturbi dell’alimentazione. Questi ultimi, per la prima volta, si impongono prepotentemente nella popolazione come indici di disabilità e colpiscono in particolare i giovani, con il picco nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 29 anni. Sono disturbi correlati a una sofferenza più generale del rapporto con il proprio corpo. È evidente che non si può demandare solo a un farmaco il controllo di un disturbo alimentare psicogeno come ad esempio l’obesità o l’anoressia. Ecco perché hanno un ruolo fondamentale la prevenzione, la diagnosi precoce e l’adozione di stili di vita salutari”.
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