Medici di famiglia a congresso: siamo pronti !
In 5 anni a regime il nuovo modello assistenziale. (Comunicato Stampa)
venerdì 06 dicembre 2013
\"Basta con la demagogia e basta a nascondersi dietro le limitazioni del piano di rientro”, a dichiararlo è il dott. Giovanni Sportelli - Segretario Provinciale della FIMMG Bari. “I Medici di Famiglia chiedono al Presidente Vendola e all’Assessore Gentile di estendere il modello opugliese di assistenza primaria, già ampiamente sperimentato in Puglia con ottimi risultati, sia sul piano organizzativo che sul versante dei risultati in termine di miglioramento della salute dei cittadini, a tutti i Medici di Famiglia pugliesi”.
Il modello pugliese prevede che i medici:
I medici di famiglia, inoltre, sono pronti a operare insieme con i medici specialisti, nei propri studi professionali, migliorando così il controllo delle malattie croniche anche attraverso la medicina di iniziativa e di prossimità, ritenute gli strumenti più efficaci per il controllo delle patologie.
Di tutti questi temi si parlerà nel corso del 15° Congresso Provinciale della FIMMG Bari che ha per tema“Misuriamo le nostre attività per dare qualità all’assistenza” che si celebrerà Sabato 7 dicembre 2013 dalle ore 09,00 alle ore 17,00 presso l’Hotel Parco dei Principi di Bari-Palese a cui parteciperanno i circa 1000 iscritti.
Il Congresso del più rappresentativo sindacato dei Medici di Medicina Generale sarà aperto dalla relazione del Segretario Provinciale Giovanni Sportelli cui seguirà una tavola rotonda con Elena Gentile, Assessore Regionale alle Politiche della Salute, Giacomo Milillo, Segretario Nazionale FIMMG, e Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei Medici di Bari
Il congresso vedrà la partecipazione di grandi esperti nel settore epidemiologico che si confronteranno sui risultati ottenuti in tema di tutela della salute da parte dei Medici di Famiglia pugliesi impegnati a raggiungere gli obiettivi già definiti dalla programmazione regionale. In particolare il prof. Michele Quarto, Ordinario di Igiene del Dipartimento Scienze Biomediche e Oncologia Umana presso l’Università di Bari, e la dott.ssa Serena Gallone, Epidemiologa dell’Osservato Epidemiologico Regionale, presenteranno i risultati ottenuti dai Medici di Medicina Generale relativi al controllo delle malattie cardiovascolari e del diabete mellito. Mentre la dott.ssa Anna Citarella, farmacoeconomista e ricercatrice presso il CPE Karolinska Institutet di Stoccolma, finalizzerà il suo intervento sugli indicatori utilizzati dai medici di famiglia per monitorare le malattie croniche prospettandone la qualità e l’appropriatezza. Il dott. Nicola Calabrese, responsabile dell’Ufficio Aziendale delle Cure Primarie ASL BA, invece, presenterà il processo di miglioramento ottenuto dai Medici di Famiglia attraverso il confronto dei professionisti all’interno dei Nuclei di formazione della sanità elettronica (Nu.Fo.Se ) istituiti grazie all’ultimo accordo regionale.
Nel corso del convegno, inoltre, sarà presentato dai responsabili del Centro Studi nazionale della FIMMG il progetto Netmedica, che consentirà ai Medici di Famiglia, attraverso un software dedicato, di poter scambiare tra loro le informazioni cliniche riferite ai pazienti nonché di utilizzare i propri dati al fine di misurare le performance dei singoli professionisti in ragione degli obiettivi di salute stabiliti dalla programmazione regionale.
“E’ una vera rivoluzione, quella dei medici di famiglia pugliesi che, utilizzando adeguati strumenti informatici, sono in grado di perseguire obiettivi nel controllo delle patologie croniche, misurando le proprie performance in modo tale da raggiungere quei risultati ritenuti fondamentali dalla programmazione regionale. E’ il caso delle malattie cardiovascolari, l’Osservatorio EpidemiologicoRegionale ha accertato una riduzione degli eventi avversi cardiovascolari in maniera statisticamente significativa da parte dei Medici di Famiglia che hanno applicato l’algoritmo per il calcolo del rischio cardiovascolare, predisposto dall\'Istituto Superiore di Sanità. In questa maniera, ad esempio, sono stati evitati 1000 accidenti cardiovascolari, nella popolazione di riferimento dei 600 medici che hanno partecipato al progetto”, ha dichiarato Nicola Calabrese.
Il congresso ha così l’obiettivo di stimolare i Governanti regionali ad assumere iniziative concrete perché questo modello non riguardi solo alcuni medici della regione Puglia e di conseguenza una parte dei cittadini pugliesi, ma sia esteso a tutta la popolazione regionale.
“Abbiamo stimato che tale modello possa essere a regime in 5 anni in tutta la Puglia, coinvolgendo tutti i Medici di Famiglia e di Continuità Assistenziale” ha continuato il dott. Giovanni Sportelli. “Attraverso un investimento annuo di 10 milioni di euro per 5 anni. Si tratta di un impegno assolutamente perseguibile anche in considerazione degli attuali impegni di bilancio, in quanto i miglioramenti in termini di salute così ottenuti sono più che sufficienti a determinare una riduzione dei costi dell’assistenza sanitaria. Inoltre, la presenza di infermieri e collaboratori di studio negli ambulatori di tutti i Medici di Famiglia, oltre a favorire l’occupazione, determinerà un aumento di disponibilità di personale dipendente da parte delle AA.SS.LL. essendo gli infermieri e collaboratori di studio assunti da parte dei Medici di Famiglia e quindi non soggetti alle limitazioni previste dal Ministero dell'Economia".