Un solo medico al pronto soccorso del Pediatrico nei turni festivi e notturni

Il problema dei turni notturni e festivi con un solo medico presso l'Ospedale pediatrico «Giovanni XXIII« non è stato ancora risolto.

lunedì 21 agosto 2017

La Gazzetta del Mezzogiorno
E il consigliere comunale Michele Caradonna torna alla carica, dopo aver chiesto al sindaco di Bari di farsi portavoce dei bisogni della cittadinanza, in questo caso minori, nei confronti del Presidente della Regione Puglia. L'iniziativa di Caradonna risale all'inizio dell'estate ma non ha avuto l'esito sperato. «C'è un solo medico - ricorda il capogruppo del Misto in Consiglio comunale - per rispondere a una domanda di assistenza che, durante i festivi e in particolare durante il periodo estivo, è sicuramente maggiore poiché i bambini avendo più tempo libero più facilmente si espongono a pericoli. Parliamo di prestazioni sanitarie a carattere di emergenza ma anche questa problematica si affronta con le solite lunghe tempistiche». Caradonna richiama esempi virtuosi e buone prassi che dovrebbero essere presi a modello come il progetto Scap (Servizio di Consulenza Pediatrica Ambulatoriale) attivo già dal 2014 alla Asl Bat, grazie al quale si sono registrati miglioramenti nella gestione pediatrica dei Pronto soccorso. «Ho inviata una richiesta d'intervento urgente al direttore Dattoli - dice Caradonna -affinché voglia prevedere un aumento di personale medico durante il periodo notturno e festivo o trovare delle soluzioni idonee per evitare lunghe file di attesa e garantire agli assistiti, in questo caso minori, una adeguata e tempestiva assistenza, inoltre ho chiesto informazioni sull'avvio del progetto Scap anche presso l'ospedaletto, soprattutto legate ai tempi previsti di attivazione del servizio, al numero di pediatri che aderiranno all'iniziativa e ai giorni e orari di apertura del servizio. Informazioni utili per poter almeno prevedere in che misura l'attivazione del nuovo servizio possa essere efficace». L'attivazione del progetto dovrebbe alleggerire il carico di interventi, «resta però il problema dell'esiguità del personale medico del Pronto Soccorso che andrebbe ad ogni modo integrato al fine di evitare turni massacranti e continui che mettono a dura prova la professionalità dei medici. Anche durante gli ultimi sopralluoghi effettuati è emersa la stessa situazione di mesi fa, in tarda serata più di dieci bambini in attesa di soccorso. Molte le lamentele raccolte dai genitori, preoccupati per quanto accaduto al proprio figlio e provati da una lunga attesa» in una sala anche poco accogliente, senza neanche un gioco. Unico strumento di distrazione presente nella sala è la televisione. «Trattandosi di piccoli assistiti - aggiunge Caradonna - l'attenzione anche ai tempi di attesa deve essere massima. Al Pronto soccorso vengono richieste prestazioni sanitarie a carattere di emergenza e urgenza, una attesa cosi prolungata può in molti casi compromettere la situazione. La professionalità del personale medico del Pronto Soccorso Pediatrico che da anni affronta questa situazione critica, merita certamente più attenzione e rispetto». Il progetto Scap, quando sarà attivato, potrà contribuire allo snellimento dei tempi di attesa, ma se ne prevede l'attivazione solo per sabato e domenica dalle 8 alle 20: «Restano le criticità delle fasce notturne e tutte le problematiche legate a una evidente carenza di personale medico - commenta Caradonna -. È necessario intervenire con nuovi reclutamenti di personale medico».