Enpam, contributo troppo alto: medici pensionati attivi valutano azioni legali

In previsione azioni legali contro l'aumento dal 2 al 6,25% del contributo libero professionale in quota B

venerdì 09 gennaio 2015

Doctor 33

Cresce il numero di medici pensionati tuttora attivi, in genere ex ospedalieri, che valutano azioni legali contro l'aumento dal 2 al 6,25% del contributo libero professionale in quota B deciso nel 2009 da Enpam. A Bologna 120 pensionati guidati dal dottor Carmelo Bucolo, già dirigente Ssn, ravvisano aspetti di iniquità nell'aumento. «Fino al 2011 continuare a versare il 2% all'Enpam per noi era una facoltà», dice Bucolo. «Poi la legge 111 ha imposto l'obbligo d'iscriversi e un'aliquota non inferiore al 50% di quella ordinaria, che in Enpam è 12,5%. Intanto noi ex dipendenti Ssn abbiamo pagato i contributi all'Inpdap tutta la vita, e solo in quanto iscritti all'Ordine versiamo all'Enpam il contributo quota A e una percentuale ridotta al 2% sull'attività libero professionale. E' giusto pagare due pensioni per uno stesso lavoro? Comunque sia, a fronte dell'equivalente di 1000-1700 euro annui conferiti ad Enpam oggi ricevo circa 250 euro mensili, 3 mila euro l'anno. Ma con il contributo innalzato al 6,25% devo sborsare 7 mila euro, più del doppio. In pratica, fino alla mia ultima prestazione avrò dato all'Enpam molto più di quanto ne abbia ricevuto. Non mi pare costituzionale». 

Bucolo ammette che periodicamente gli importi Enpam sono rivalutati, ma aggiunge che l'esborso contributivo per il medico pensionato raggiungerà il 9,75% dei proventi nel 2021. «Ho prima scritto all'Enpam e in una nota cortese mi hanno fatto la cronistoria dei motivi che li hanno spinti ad incrementare il contributo. Ma non recedono. Ho scritto agli ordini e contatterò i sindacati. Occorre da una parte chiedere all'Enpam di recedere dall'obbligo di contribuire per il supplemento della pensione, basta un ente previdenziale; dall'altro, stiamo raccogliendo consensi per l'Italia e ci stiamo costituendo in associazione per sostenere le spese di un mandato legale inevitabile se vogliamo arrivare all'annullamento della legge 111 da parte della Corte Costituzionale (dopo contenzioso a seguito di mancato o decurtato pagamento del contributo ndr). Per le adesioni è attivo il sito www.enpamquotabover65.it».

Di segno quasi opposto il motivo che spinge intanto il deputato Pd Filippo Crimì a chiedere al ministro del Lavoro se si possa correggere la delibera 53 Enpam, la quale decurta da 1450 a 1075 euro annui la quota A dovuta dai medici e dentisti over 40 per iscriversi all'ente: i beneficiari, inclusi gli ospedalieri che in quota B versano il contributo ridotto al 2%, per Crimì "rappresentano una popolazione in genere inserita stabilmente nel mondo del lavoro" mentre nessuna riduzione è prevista per i giovani professionisti under30, 30-35 e 35-40enni, più precari e con prospettive meno stabili.