Caos sicurezza al Policlinico: I medici chiamano il ministro

E' emergenza: quattro aggressioni in una settimana al pronto soccorso del Policlinico di Bari.

mercoledì 07 agosto 2019

Angela Balenzano (Corriere del Mezzogiorno) 

Il presidente della Federazione  nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, incontrerà presto il ministro Salvini per affrontare il problema della sicurezza negli ospedali alla luce delle recenti aggressioni. 

 L'intervista ad Anelli Il ministro atteso anche dai medici «Per parlargli dell'emergenza al Policlinico» Il presidente dell'Ordine Gli chiederemo di potenziare i posti di pubblica sicurezza dentro il Pronto soccorso di Angela Balenzano 

 «Gli episodi di violenza aumenteranno perché nel periodo estivo il personale diminuisce e le attese diventano più lunghe. E la gente che soffre chiede di avere risposte in maniera più rapida. Il problema è sempre lo stesso. La carenza strutturale dei medici e del personale sanitario». A parlare è Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) all'indomani delle aggressioni a medici e infermieri che si sono verificate (quattro in una settimana) al pronto soccorso del Policlinico di Bari.

Incontrerà il ministro Salvini per parlare dell'emergenza sicurezza negli ospedali? «Sì, il ministro Salvini ha dato la sua disponibilità e spero di poter parlare con lui già venerdì (il 7 agosto, ndr) quando sarà in Puglia, altrimenti sarà stabilita un'altra data» Cosa chiederà al ministro? «Chiederò a Salvini di darci una mano per accelerare l'iter, se possibile, del disegno di legge nel quale ci sono due aspetti importanti.

Uno è il potenziamento dei posti di pubblica sicurezza all'interno dei pronto soccorso e l'altro è invece quello di ampliare le procedure per la messa in sicurezza di tutte le strutture sanitarie. Compresa, la guardia medica togliendola da posti isolati. Ma c'è ancora un altro aspetto che va considerato e che riguarda la nostra regione» Vale a dire? «Nella nostra regione non è applicata la raccomandazione numero 8 del ministero della Salute (gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari costituiscono eventi sentinella che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di protezione e prevenzione, ndr).

Ricordo di averne chiesto l'applicazione da quando è stata barbaramente uccisa la povera Pa- ola Labriola. Purtroppo non si è ancora realizzata» Tornando al problema dell'emergenza medici in Puglia soprattutto in estate quali sarebbero, secondo lei, le priorità? «Se aumenta la gente aumentano le richieste in tutti i pronto soccorso della regione. Chi amministra dovrebbe prevederlo, garantendo le ferie del personale e contestualmente l'assistenza per tutti.

Oltretutto se ci vogliamo organizzare bene anche per il turismo si dovrebbero predisporre dei centri per la gestione della cronicità che sono, secondo me, i Centri polifunzionali territoriali». In che modo? «Essendo aperti 12 ore al giorno consentirebbero a chi, per esempio, è diabetico 0 iperteso di potersi godere le vacanze e fare il monitoraggio della sua malattia. È positiva la presenza di tanti turisti in Puglia, ma se si vuole incentivare ancora di più 0 turismo bisogna migliorare i servizi e quindi dare risposte significative ai cittadini».