Lettera del Segretario regionale FIMMG Puglia

Misure di prevenzione e contenimento del contagio negli ambulatori dei MMG e CA

lunedì 23 marzo 2020

Prot. 32/20 del 23/03/2020

Egr. Colleghi, 

in questo momento delicato per il Paese, i medici sono in prima linea e per questo motivo un gran numero di operatori sanitari è già rimasto vittima del contagio e cresce sempre più il numero dei medici deceduti. Ciononostante l’impegni dei tutti i medici in favore e per la salute dei cittadini è ammirevole, così come lo è quello di tutto il personale sanitario.

È fuori di dubbio che se oggi questo accade è perché chi ha la responsabilità di organizzare e gestire il SSN non ha applicato tempestivamente le vigenti disposizioni di contenimento delle pandemie che prevedono tra le misure più importanti, strategiche e prioritarie quella di predisporre un adeguato approvvigionamento dei Dispositivi di Protezione Individuale per i sanitari, ritenuti fondamentali per la gestione dell’emergenza.

Nemmeno sono state recepite le richieste, le segnalazioni, le denunce e le diffide inoltrate dalla FIMMG e dagli Ordini e dalle Federazioni Nazionali tanto che ancora oggi sono moltissimi gli operatori che non dispongono affatto o dispongono in maniera molto limitata di strumenti di protezione. Eppure questi strumenti non solo proteggono gli operatori ma servono anche ad impedire che il contagio si propaghi dai luoghi di cura -ospedali, ambulatori, sedi di guardia, ambulanze- all’esterno, interessando in particolare i malati e le persone più fragili che si affidano alla cura dei sanitari.

Non daremo tregua a chi ancora non ottempera ai precisi obblighi di legge (in particolare alla normativa D.Lgs. 81/08) e non smetteremo mai di pretendere per tutti noi non solo un adeguato livello di protezione con i DPI, ma anche una vera e propria strategia di prevenzione basata sul tampone per tutti gli operatori sanitari in servizio.

Nel contempo, ognuno dovrà operare con il massimo senso di responsabilità e con la prudenza richiesta dalle attuali, difficili condizioni di lavoro, senza venir meno al compito che ci è stato affidato e che come operatori sanitari abbiamo scelto.

Per questo riteniamo, in questo momento e in queste condizioni, che si debba ripartire da quanto dichiarato dal Presidente della Regione Puglia Emiliano nel corso di una intervista a Repubblica il 15.3.2020

 “Nel frattempo che la Protezione Civile ci mandi quello che serve abbiamo dato disposizione ai medici di famiglia e ai pediatri di non visitare di persona nessuno. Solo al telefono. In situazioni di particolare gravità dovranno chiamare il 118 che effettuerà uno screening tra pazienti Covid e non Covid. Il 118 avrà sempre tutti i dispositivi di sicurezza”

Conseguentemente considerato che continuano a mancare sempre gli idonei DPI - dispositivi di protezione individuale dobbiamo attuare nuove disposizioni organizzative dell’attività della Assistenza Primaria e della Continuità Assistenziale e cioè:

·         E’ vietato l’accesso diretto negli studi dei Mdf e nelle sedi di Continuità Assistenziale

·         Gli orari di ambulatorio restano invariati

·         Il contatto con i pazienti è telefonico o con ulteriori mezzi di comunicazione condivisi

·         L’attività di triage e consulto avviene per telefono o con ulteriori mezzi di comunicazione/informatici che possono facilitare il contatto con i pazienti per l’acquisizione di informazioni e le conseguenti eventuali indicazioni assistenziali

·         L’attività di prescrizione e certificazione avviene per via telefonica, per via telematica e con ulteriori mezzi idonei e compatibili

·         In considerazione dell’emergenza Coronavirus è opportuno che i medici Medici di Assistenza Primaria siano raggiungibili telefonicamente dalle 8,00 alle 20,00 di tutti i giorni al fine di poter garantire il contatto con i propri assistiti e contribuire a dare ogni tipo di supporto possibile.

E’ opportuno adeguare e intensificare la nostra attività finalizzata ora a limitare i contatti e così a contenere la diffusione del contagio da coronavirus, garantendo il miglior sostegno assistenziale possibile ai nostri assistiti, salvaguardando la nostra operatività perché se si pregiudica questa, si rischia di compromettere la funzionalità del sistema.

Mai come in questi momenti dobbiamo essere guidati dal senso di responsabilità di metterci al servizio del sistema, consapevoli al tempo stesso che arriverà anche il tempo del riconoscimento delle responsabilità per coloro che avrebbero dovuto affrontare questa emergenza, pur nella sua eccezionalità, mettendo in atto ogni utile azione e strumento per proteggere adeguatamente i medici di medicina generale e i loro assistiti.

In attesa di riabbracciarvi tutti. 

Donato Monopoli

Il Segretario Generale Regionale