Manovra 2019 approvata, ecco le novità per i medici

Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale

lunedì 31 dicembre 2018

Fonte:Doctor News

Stop alla convenzione tra medici di famiglia e pronto soccorso ed Inail nella Finanziaria appena approvata alla Camera con 313 voti a favore e 70 contrari, opposizioni uscite dall'aula. Il nuovo testo riguarda la sanità ai commi 510-560. Al comma 530 l'ultima new entry riguarda i certificati di malattia e di infortunio per i quali i fondi - 25 milioni - arriveranno sulle disponibilità della convenzione e del contratto, spalmati sulla retribuzione di ogni medico, senza più ritardi (motivo per cui i sindacati nel 2009 avevano disdettato l'accordo con l'Inail). In compenso, i medici non potranno più chiedere alcun onorario libero professionale per questi certificati ai loro assistiti. Per i certificati trasmessi a tutto il 2018 si applicano gli accordi Inail-sindacati fin qui vigenti. Sul polo unico delle visite fiscali, il Governo ha ritirato la misura che introduceva un concorso per assumere 708 medici all'Inps. Dei 1300 medici fiscali, sarebbero rimaste fuori mille unità e più.

E-fattura -Il comma 53 esclude per il 2019 dalla fattura elettronica tutti i soggetti tenuti all'invio dei dati dei loro utenti al sistema Tessera sanitaria ai fini della precompilazione del modello 730 con detrazioni delle spese sanitarie. Medici, dentisti & co «non possono emettere» neppure i dati delle fatture per le quali i pazienti hanno chiesto di non conferire i loro dati, come aveva chiesto il Garante della Privacy. I dati inviati al sistema Ts possono essere usati per controlli fiscali e -solo se aggregati - per monitorare la spesa sanitaria pubblica e privata. I sanitari riceveranno però e-fatture dai loro fornitori e ne faranno se fornitori essi stessi di committenti diversi dai pazienti.

Borse ed equipollenze -Il finanziamento del Servizio sanitario nazionale è fissato a 114,439 miliardi per il 2019, due in più nel 2020 e 1,5 nel 2021, ma l'erogazione delle somme è subordinata alla firma entro marzo di un accordo stato-regioni. Si stanziano 10 milioni fissi dal 2019 per 250 borse di studio in più in medicina generale; per aumentare di circa 900 unità gli specializzandi ecco 22,5 milioni nel 2019, 45 nel 2020, 68 nel 2021, 91,8 nel 2022 e 100 dal 2023. Si aprono agli specializzandi all'ultimo anno i concorsi per l'assunzione in corsia e ai medici che stanno per diplomarsi alla fine del triennio di tirocinio le graduatorie per le zone carenti. Sono assumibili nelle reti di cure palliative i medici con almeno 3 anni anche non continui svolti in ospedali, residenze, hospice e Ucp domiciliari accreditate, con un numero di ore pari al 50% dell'orario a tempo determinato e corsi specifici Ecm, regionali o master alle spalle.

Personale -Nel futuro contratto dei medici ospedalieri l'indennità di esclusività andrà sul monte salari ai fini del calcolo degli aumenti del triennio 2019-21. Sono invece svincolati i fondi per gli extracomunitari e la gestione dell'attività libero professionale intramoenia: le regioni ora potranno destinarli ad altro. Il personale che ha lavorato in Irccs grazie a borse di studio per 3 anni negli ultimi 5 può essere assunto a tempo determinato dall'istituto, si salvano così i precari dei policlinici. Al ministero della Salute si assumono per concorso 210 dirigenti e 128 non dirigenti.

Pubblicità -Le comunicazioni informative di strutture sanitarie private di cura ed iscritti agli albi, incluse le società tra professionisti, devono contenere solo titoli e specializzazioni professionali, tariffe e caratteristiche del servizio, escludendo ogni elemento promozionale o suggestivo; gli ordini hanno potere di controllo "a posteriori" e sanzionatorio sui messaggi degli iscritti.

Professioni sanitarie -Se per 36 mesi in 10 anni hanno svolto lavori compatibili con gli albi istituiti dalla legge 3/2018, infermieri ed altri sanitari possono continuare a svolgere le mansioni in questione iscrivendosi in elenchi ad esaurimento presso l'albo dei tecnici sanitari di radiologia-prevenzione-riabilitazione entro febbraio 2019.

Livelli di assistenza -In arrivo 150 milioni per il 2019 e 100 i due anni successivi per razionalizzare le liste d'attesa. L'Agenas avvia un sistema di monitoraggio delle performance delle aziende sanitarie. Lo screening neonatale si estende dalle malattie metaboliche alle neuromuscolari genetiche, alle immunodeficienze congenite severe, alle patologie da accumulo lisosomiale con 20 milioni di euro nel 2019. I fondi per i farmaci oncologici innovativi e innovativi, 500 milioni ciascuno, vanno al Ministero dell'Economia ma ne decide il Ministro della Salute. Si consente alle piccole farmacie con fatturati sotto i 150 mila euro di non praticare più lo sconto sul valore del farmaco acquistato dal Ssn. Passa da 24 a 28 miliardi la disponibilità per l'edilizia sanitaria. Altra novità, i registri: tutte le Asl dovranno tenerli per tumori ed altre patologie, senza spese aggiuntive e i sanitari sono obbligati ad alimentarli. Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica a Pavia fruisce di 5 milioni nel 2019 e 10 nel 2020 e 2021 per continuare a curare pazienti che necessitano di essere irraggiati con protoni e ioni (particelle pesanti). Fondi speciali in Sardegna per garantire le prestazioni della clinica mater Olbiae e 400 mila euro dal 2019 per la banca dati sulle disposizioni anticipate di trattamento. In oculistica, 250 mila euro per 3 anni vanno all'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità per lo screening sanitario mobile della retina.

Graduatorie -Nel pubblico impiego la validità delle graduatorie approvate nel 2015 è estesa fino al 31 marzo 2020; la validità delle graduatorie approvate nel 2016 è estesa al 30 settembre 2020; le graduatorie 2017 valgono fino al 31 marzo 2021; le graduatorie 2018 fino al 31 dicembre 2021; le graduatorie che saranno approvate a partire dal 1° gennaio 2019 durano tre anni (dlgs 165/01).

Altre norme -Pur previsto dalla manovra, per coop e onlus lo stop alle agevolazioni Ires potrebbe rientrare, stando alle dichiarazioni del premier Giuseppe Conte. I tagli alla rivalutazione degli assegni pensionistici colpiranno dal 3% del recupero inflattivo di chi percepisce più di 1521 euro lordi mensili, al 60% per chi prende oltre 4566 euro/mese. Chi percepisce oltre 100 mila euro annui da Inps, Enpam o altro ente previdenziale, per almeno 5 anni versa un contributo di solidarietà pari al 15% dell'assegno fino a 130 mila euro, del 25% tra 130 e 200 mila euro annui, del 30% dai 200 ai 350 mila euro, del 35% da 350 a 500 mila euro, del 40% oltre 500 mila euro.


Mauro Miserendino