Medicina ad Enna: si studierà in rumeno e la laurea avrà valore equipollente

Non tutti gli studenti di medicina dei diversi atenei siciliani sembrano essere d’accordo con questa scelta

sabato 29 agosto 2015

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Una settimana iniziata all’insegna delle novità. Il caso Medicina ad Enna ha lasciato tutti senza parole. Ma ancora le novità non sono finite.  Ieri mattina è stato suggellato l’accordo a Palermo con la firma della convenzione tra la Fondazione Proserpina e gli assessorati regionali alla Sanità e all’Istruzione e, nel pomeriggio, nel corso di un’affollata conferenza stampa di presentazione dei corsi, tenuta dall’Amministratore Delegato della Fondazione e grande sostenitore dell’operazione, Vladimiro Crisafulli, sono state rilasciate alcune novità.

Per quanto riguarda l’apertura, la segreteria sarà attiva già dalla prossima settimana, con un personale esclusivamente proveniente dall’università rumena, così come rumeni saranno i docenti e l’intera struttura dirigenziale di Medicina.

Per quanto concerne l’assetto disciplinare, il rumeno sarà anche la lingua che gli aspiranti medici dovranno imparare, frequentando e superando un apposito corso della durata di dieci settimane, propedeutico proprio all’iscrizione alla facoltà.
Altro aspetto interessante è stato quello relativo alla validità del titolo conseguito e alla ipotizzata assenza di selezione per l’accesso ai corsi. Anche in questo caso l’A.D. della Proserpina ha smentito le indiscrezioni circolate in questi giorni, sottolinenado l‘assoluta validità del titolo conseguito, senza la necessità di alcuna successiva convalida e la presenza di selezioni, anche considerato che avranno la possibilità di studiare Medicina a Enna sessanta studenti e altrettanti per le Professioni sanitarie.