Spesa farmaceutica in Puglia risparmiare si può, ma con realismo

Lettera alla Gazzetta del Mezzogiorno del presidente di Federfarma dott. A. Tempesta

giovedì 09 maggio 2013

Desidero esprimere mi apprezzamento alla «Gazzetta» per l'analisi dei dati della spesa farmaceutica: pubblicare, confrontare e, in qualche modo,
controllare attraverso l'attenzione del lettore, come vengono spesi i soldi dei contribuenti, è un sano e doveroso esercizio giornalistico. Come presidente di Federfarma Bari ritengo peraltro opportuno dare un contributo a questa analisi.

La spesa sanitaria è uno dei nodi principali del nostro sistema Paese. Viviamo il paradosso dell'aumento dell'età media (per fortuna) ma nel contempo abbiamo la necessità di contrarre la spesa sanitaria che è un elemento fondamentale per vivere più a lungo. Insomma il classico cane che si morde la coda.

L'incidenza della spesa sanitaria sul PIL è stabilirla da alcuni anni nella misura del 7,1% ma se, come l'anno scorso, il Pil cala (-2.4%) conseguen-
temente anche la spesa sanitaria deve calare. Le diverse poste di questa spesa effettivamenle calano, alcune di più. altre di meno e qualcuna invece continua ad aumentare.

Facciamo qualche esempio: la spesa per farmaci distribuiti tramite le farmacie l'anno scorso è stata la posta di spesa che è calata di più (-7,3%), mentre è aumentata (2.4%) quella per consumi intermedi (tipo acquisto beni e servizi etc.
E evidente che far quadrare i cnnliè molto difficile, ma altrettanto sterile può dimostrarsi l'esercizio di trasferire la spesa da un capitolo all'altro della sanità 
Ci vuole ragionevolezza e conoscenza approfondita del dati e delle dinamiche altrimenti si rischia l'effetto inverso. Senza considerare che la sanità è materia di competenza lesionale, il che rende ancora più complesso il meccanismo di controllo per un verso dei livelli di assistenza e per un altro della spesa.
Le dùTicollà riguardano tutte le Regioni e, come detto, la Puglia che negli ultimi anni ha fatto notevoli progressi. Per quanto riguarda la spesa a carico del Servizio sanitario regionale per i farmaci erogati tramite le farmacie, bisogna considerare che in Puglia negli ultimi tre anni (dal 2010 al 2012). si è registrato un calo pari ad un quarto (-24.56*») a fronte di una diminuzione media a livello Italia del -16,86%

Uno sforzo notevolissimo che certo ha pesato anche sulle tasche dei cittadini per l'aumento del ticket, ma che è stato reso possibile anche dalla collaborazione delle farmacie che. tra l'altro, garantiscono l'assoluta trasparenza di questa posta di spesa controllabile fino all'ultimo centesimo.

Certo è possibile, tramite una sempre maggiore appropriatczza prescrittiva e un maggior ricorso ai farmaci non griffati, che i valori possano ancora diminuire, ma non mi sembra del tutto logico prendere come benchmark l'Emilia Romagna. Si tratta di realtà regionali molto diverse sia dal punto di vista economico che socio sanitario Ad esempio nell'articolo non viene considerato che in Emilia Romagna la distribuzione diretta di farmaci tramite ospedali e Asl nel 2012 e stata supcriore di 81 milioni rispetto a quella della Puglia. Quindi, non diamoci obiettivi lasciandoci affascinare da paragoni tra disegnali, siamo realisti e puntiamo ancora una volta sulle farmacie che, oltre a garantire un immediato accesso
al farmaco in qualsiasi momento e situazione, sono in grado di consentire la realizzazione di ulteriori risparmi tram ite campagne di educazione sanitaria e sull'uso corretto del farmaco.

Arnalddo Tempesta
Presidente Federfarma

Risponde Nicola Pepe
Prendiamo atto della posizione di Federfarma (che ritiene possibile una maggiore appropriatezza prescrittìva, (come annuncialo dall'assessore alla Salute, Gentile. Per amore di venta, precisiamo che il confronto fallo con l'Emilia Romagna si riferiva sola all'assistenza convenzionata, non alla diretta. Sul punto, purtroppo, i dati parlano chiaro: in Puglia si spendano almeno 50 milioni in più. Il risparmio di 250 milioni richiesto dalla legge nazionale alla Puglia, riguarderà la spesa della convenzionata, della e di quella fatta dalle farmacie in nome e per conto

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