Bene il DL Schillaci, ma servono investimenti concreti
Gli obiettivi: defiscalizzazione, più risorse e valorizzazione professionale
domenica 28 luglio 2024
"Il decreto sulle liste di attesa va nella direzione giusta, ad esempio defiscalizzando gli straordinari dei medici, ma avremo un autunno caldo nella sanità se non si investirà seriamente sul personale" - commenta così il DL Schillaci il presidente della FNMCeO, Filippo Anelli, e aggiunge - "C'è sicuramente un problema di risorse, però dobbiamo dare atto al Ministro Schillaci di aver messo su un provvedimento che per la prima volta affronta in modo organico il problema delle liste d'attesa".Sul falso problema della libera professione, argomenta Anelli: "Le liste d'attesa sono un problema strutturale di tutti i sistemi universalistici e i dati dimostrano che l'attività nel pubblico è ampiamente prevalente rispetto a quella libero professionale, sia per numero di medici operanti che per volume di prestazioni. E poi viene svolta fuori dall'orario di lavoro, con una percentuale anche importante dell'onorario medico che finisce nelle casse della ASL. La libera professione intramuraria, che ha prezzi controllati e ha rappresentato un valore aggiunto per i cittadini che hanno potuto usufruire di prestazioni di qualità, non è certo un ostacolo all'abbattimento delle liste d'attesa".
Il SSN però paga lo scotto dell'insufficienza del personale sanitario, in infatti il presidente osserva: "Se non si deroga al tetto di spesa per le prestazioni aggiuntive, lo sconto fiscale sarà inutile. Servirebbe defiscalizzare anche l'indennità specifica medica che va a tutti gli ospedalieri che andrebbe estesa anche ai medici di famiglia. Ma più in generale bisogna tornare a rendere attrattive le professioni sanitarie ricostruendo percorsi di carriera da troppi anni bloccati e cerando condizioni di lavoro migliori di quelle che portano oggi allo stress e al disamore".