Esposto del Settore 118 sulla carenza di DPI e sicurezza degli operatori

I soccorritori sprovvisti di DPI possono essere diffusori del virus.

sabato 28 marzo 2020

Prot.10/20 del 28/03/2020

Egr. sig. Direttore Generale ASL BA
Egr. sig. Assessore alle Politiche della Salute Regione Puglia
Egr. sig. Procuratore della Repubblica di Bari


Oggetto: Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e modalità organizzative del Servizio Emergenza Territoriale SET 118 per pazienti sospetti o affetti da COVID-19.

La scrivente organizzazione sindacale ad ogni effetto di legge espone quanto segue:

Con nota 59257 del 26/03/2020 (allegato 1), la ASL BA ha disposto che gli interventi sui casi sospetti COVID-19 dovranno, a partire dal 27 marzo 2020, essere effettuati solo dal personale del SET 118 impiegato con Automedica, dando direttive dettagliatissime sull'accesso al domicilio di questi pazienti, sulle attività da porre in essere e sull'importanza dei DPI.

In proposito, la scrivente, dopo aver più volte richiamato l'attenzione della ASL sulla necessità di avere i DPI e del correlato obbligo (D.Lgs. 81/08) della ASL BA di fornirli, si vede costretta ad evidenziare due questioni atteso che le risposte ricevute dalla ASL BA sono del tutto insufficienti ed espongono la collettività a rischi notevolissimi.

La prima riguarda il fatto che parte dei DPI, per stessa ammissione della ASL BA, non sono affatto idonei a proteggere i medici e gli operatori sanitari del SET 118 (allegato 2). Eppure, i medici e gli operatori sanitari che sono mandati in servizio non possono essere operare con tali dispositivi, inidonei e  per di più forniti in numero assolutamente insufficiente. La questione è stata segnalata dalla Postazione 118 di Bitonto alla Polizia di Stato nella giornata odierna e gli operatori della postazione di Triggiano sono già risultati positivi al tampone, con la conseguenza che la postazione non è operativa.

La seconda è invece sulle procedure che la ASL BA impone. Solo leggendole si capisce che vi sono falle enormi perché non è previsto ad esempio la procedura per il caso in cui l'operatore, dopo essere venuto a contatto con un caso COVID-19 che non richiede ospedalizzazione, deve comunque cambiare DPI e sullo smaltimento di quest'ultimo.

Tanto si rassegna alla Procura della Repubblica poiché nessuno dei medici in servizio, o meglio degli operatori sanitari tutti, ha la minima intenzione di divenire veicolo di infezione poiché non protetti o protetti solo apparentemente da DPI inidonei e da procedure piene di falle. Gli operatori si recano al domicilio dei pazienti, non operano in ambienti sanificabili o comunque soggetti a procedure di controllo come ospedali e ambulatori, e per questo motivo devono avere la massima sicurezza (mezzi e procedure) per non portare, nel susseguirsi degli interventi, il contagio in giro per la provincia di Bari. Essi hanno peraltro l'obbligo giuridico di segnalare per non incorrere in responsabilità penali e deontologiche.

Si invita quindi a voler intervenire per accertare la situazione in atto e per adottare ogni misura idonea ad impedire che la sicurezza della collettività sia messa a rischio.   

Il Segretario Provinciale di Settore
Dott. Nicola Gaballo