Picco di influenza, bloccati i ricoveri
Ospedali in tilt: posti esauriti nelle Rianimazioni. Il direttore del Policlinico: accettiamo solo pazienti oncologici e urgenze
giovedì 15 gennaio 2015

Ospedali in tilt: posti esauriti nelle Rianimazioni. Il direttore del Policlinico: accettiamo solo pazienti oncologici e urgenze Situazione critica anche al San Paolo, Di Venere e Miulli: “Degenti in barella nei reparti: ormai gestiamo solo l’emergenza”
ANTONELLO CASSANO FRANCESCA RUSSI (Repubblica Bari)
STOP ai ricoveri ordinari. L’influenza manda in tilt gli ospedali baresi, così pronto soccorso e rianimazioni sono al tutto esaurito. «Ricoveriamo e operiamo solo pazienti oncologici e urgenze - spiega il direttore generale del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli - Il reparto di Rianimazione è tutto pieno». Impossibile dunque nel principale ospedale pugliese fare interventi chirurgici ordinari, soprattutto su quei pazienti che necessitano di terapia intensiva post-operatoria, non ci sarebbe lo spazio per sistemarli dopo l’intervento. A fare i conti è il direttore sanitario Alessio Nitti. «Al Policlinico le tre Rianimazioni da 8 posti letto sono piene, due pazienti operati sono rimasti nei blocchi N e B assistiti dal rianimatore, un quarto in Chirurgia vascolare con l'anestesista bloccato lì. Sono mesi caratterizzati da un aumento delle patologie sia in area medica che chirurgica, abbiamo mandato un fonogramma per chiedere aiuto sui posti letto della Rianimazione al Di Venere e al San Paolo».
Ma dal Di Venere la riposta è stata negativa. «Abbiamo 4 pazienti in più in Rianimazione e in tutti i reparti un sovrannumero con pazienti in barella – conferma il direttore di presidio Domenico Labate – c'è un sovraccarico di accessi dal pronto soccorso, ormai gestiamo solo l’emergenza ». Non va meglio al Miulli di Acquaviva dove su 10 posti letto in Rianimazione i pazienti sono ben 17. «Abbiamo sospeso i ricoveri ordinari di Pneumologia, Medicina interna e Geriatria e gli interventi chirurgici programmati che necessitano di terapia intensiva post-operatoria per dare spazio alle urgenze – annuncia il direttore sanitario Antonio Sanguedolce – ma l'emergenza è generalizzata: ci hanno chiamato per chiederci posti letto in Rianimazione persino da Pescara o dalla Basilicata ».
Ad aggravare la situazione già critica degli ospedali c’è il raddoppio dei casi di influenza provocato dal calo dei vaccini. «Stiamo andando verso il picco dell’epidemia, a fine gennaio – spiega Maria Chironna, responsabile pugliese della sorveglianza virologica dell’influenza – sono aumentati i casi gravi e i pazienti con insufficienza respiratoria. E ci attendiamo un ulteriore incremento'.
Il virus influenzale ha paralizzato anche i pronto soccorso di Bari. Ieri a metà giornata i medici del Policlinico avevano già visitato 115 pazienti. “Siamo stati costretti a creare un'altra stanza nel deposito per avere 4 posti letto e 2 barelle in più, eravamo disperati e non sapevamo come affrontare il grande afflusso di pazienti – conferma il primario Francesco Stea – la stanza è presidiata da personale di supporto, un medico e 2 infermieri, chiamati in rinforzo a i colleghi negli ambulatori”.
Situazione critica anche nei due più grandi ospedali dell'Asl Bari. Il Di Venere registra 140 accessi al giorno, quasi 20 in più rispetto alla norma. «Abbiamo chiesto l'acquisto di altre 15 barelle, così non può andare avanti – accusa il primario Carlo Marzo – è un'emergenza che si ripete identica ogni anno, questo vuol dire che è stata completamente sbagliata la programmazione sanitaria. Il Di Venere ha subito un taglio del 40% dei posti letto». Stessa emergenza al San Paolo: 145 accessi al giorno, quasi tutti anziani con insufficienze respiratorie. La direzione sanitaria ha autorizzato l'acquisto di altre 5 barelle. «Le condizioni meteorologiche ci stanno dando un momento di respiro in questi ultimi giorni – spiega il primario del pronto soccorso del San Paolo Antonio Martiradonna – ma quando il tempo peggiorerà andremo in grande affanno ». L'emergenza è al centro dell'attenzione della dirigenza della Asl di Bari che oggi potrebbe disporre lo stop dei ricoveri negli ospedali come ha fatto il Policlinico.