Cassazione boccia ricorso contro i vaccini: nessun legame con l'autismo

Non c'è alcuna prova che il vaccino trivalente causi l'autismo.

martedì 24 ottobre 2017

Doctor 33

Non c'è alcuna prova che il vaccino trivalente causi l'autismo. A sancirlo per l'ennesima volta una sentenza della cassazione che ha bocciato il ricorso presentato dai genitori di un bambino autistico contro il ministero della Salute, per ottenere l'indennizzo per le complicanze da vaccini, affermando che tale materia sia da valutarsi secondo un criterio di ragionevole probabilità scientifica. Il primo grado aveva invece dato ragione ai genitori che avevano fatto somministrare al proprio figlio le seguenti vaccinazioni: antipoliomielite di tipo Sabm, DTP — antidifterica, antitetanica e antipertossica - e Mpr — morbillo, parotite e rosolia; all'esito delle stesse il minore aveva subito dei gravi disturbi con definitiva diagnosi di autismo. La Corte ha affermato che non è dimostrato il nesso causale tra la malattia e la somministrazione di medicinali; i giudici - come di norma in questi casi - hanno fondato la propria decisione sulle risultanze della perizia del consulente incaricato dal tribunale (in questo caso la Corte di Appello). 

I genitori del bambino avevano contrapposto «altre argomentazioni, desunte da diversa ed ulteriore letteratura scientifica che - si legge nella sentenza -, pur manifestando l'acceso dibattito che da tempo si registra sulla questione, non rivela acquisizioni ed elementi decisivi» al fine di confutare la soluzione adottata dal consulente tecnico. Per la Cassazione, invece, bisogna attenersi al principio di diritto secondo cui «la prova a carico dell'interessato ha ad oggetto l'effettuazione della somministrazione vaccinale e il verificarsi dei danni alla salute e il nesso causale tra la prima e i secondi, da valutarsi secondo un criterio di ragionevole probabilità scientifica, mentre nel caso il nesso causale costituisce solo un'ipotesi possibile». «Né - conclude la pronuncia - risulta decisiva la critica avente ad oggetto la mancata individuazione, da parte del consulente, di una possibile eziologia alternativa, considerato che la Corte riferisce il passaggio della consulenza ove si ammette che l'eziologia di tale della malattia, così come della stragrande maggioranza dei disturbi mentali, risulta tuttora in gran parte sconosciuta». Perciò secondo i giudici non ci sono prove sufficienti del fatto che il vaccino possa causare l'autismo.