Medicine a domicilio un'estate difficile
Personale in ferie, in affanno la maggioranza delle farmacie
martedì 13 agosto 2013

LUCA BARILE (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Compresse per tenere a bada la pressione e integratori alimentari, pillole per ossa malandate e rifornimenti periodici di pannoloni. La lista della spesa è quella tipica di chi combatte quotidianamente contro gli acciacchi della vecchiaia. Anziani rimasti soli nel periodo estivo. ancor più soli a cavallo del ferragosto, che si rivolgono alle farmacie per richiedere la consegna a domicilio di farmaci. Dopo i primi esperimenti, avviati negli ultimi anni, sono sempre più numerosi gli esercizi che hanno messo questo servizio a disposizione dei propri clienti. Il problema è che in parecchi casi, proprio nel periodo di maggior necessità le farmacie si ritrovano a corto di personale, per via delle ferie estive. Nel corso della mattinata, la «Gazzetta) ha sondato un canipione delle 83 farmacie attive in città.
Nel solo centro murattiano, su dieci esercizi contattati, soltanto due hanno dichiarato di avere immediata disponibilità di uomini e di mezzi per fare consegne nei paraggi del proprio punto vendita. La maggior parte dei farmacisti cí ha risposto di riprovare dopo ferragosto, in previsione del ritorno di commessi ed assistenti al banco di ritorno dalle vacanze.
Alcuni esercizi richiedono un piccolo contributo a consegna (2 euro), parecchi altri lo fanno gratuitamente, come servizio supplementare per clienti affezionati. Per tutti, comunque, la cosa funziona su base volontaria.
Sul tema, però, è intervenuta lo scorso anno Federfarnia, l'associazione nazionale che riunisce i titolari d i farmacie, la quale ha diramato una circolare a tutte le sedi regionali e provinciali. «Sebbene l'iniziativa da parte di una singola farmacia o di una società commerciale sia legittima - sì legge nella circolare di febbraio 2012 - la Federfarma ha consigliato alle organimzioni territoriali di farsi soggetti promotori di accordi o
convenzioni con soggetti idonei ad effettuare il servizio».
Un dato, questo, che il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Bari e provincia, Luigi D'Ambrosio Lettieri, interpreta così: «La pur legittima esigenza di richiedere consegne di farmaci a domicilio e la encomiabile disponibilità
dei colleghi ad effettuarle, non può prescindere dal rispetto delle norme».
Come ci si regola, per esempio, per la presentazione delle ricette? Nelle preoccupazioni della Federfarma. infatti, c'è il rischio di accaparramento di prescrizioni mediche. «Non mi risulta, tuttavia, una grande richiesta di consegne a domicilio» aggiunge D'Ambrosio Lettieri.
«Per noi è un servizio ormai essenziale -racconta invece Paola Manzulli, in servizio presso la farmacia Bellini in via Manzoni. Quest'anno abbiamo rinunciato alle ferie aggiunge la dottoressa - e devo dire che abbiamo parecchie richieste, anche 4 o 5 al giorno,