L'odissea dei 50 mila per l'assegno di invalidità

Il comitato chiede alla Regione di potenziare il personale delle Asl per le prime verifiche

domenica 30 gennaio 2022

di Antonello Cassano

Tempi lunghi, lunghissimi, e una lista d'attesa da 50mila persone. Sono tanti i pugliesi in precarie condizioni di salute o economiche che aspettano mesi prima di vedere riconosciuto il loro status di invalidità civile e poter così accedere a assegni o pensioni da parte dell'Inps. A denunciarlo è Giuseppe Deleonardis, presidente del Comitato pugliese dell'Istituto nazionale di previdenza sociale: «È una situazione incresciosa che penalizza soggetti fragili». Da qui l'appello alla Regione affinché si semplifichino le procedure e si aumenti la dotazione di personale Asl deputato alla visita di prima istanza per cominciare il lungo iter che poi prosegue negli uffici Inps. È proprio il Comitato che ha messo a punto un report per fare emergere il problema. Da quel report emerge una particolare difficoltà per le prime istanze in capo alle Asl, che consolida una tendenza negativa con giacenze medie di circa 50mila sia nel 2020 che nel 2021. Non solo, si segnalano tempi medi di 74 giorni dalla di presentazione della domanda alla data di chiamata a visita dalla Asl (con punte massime di 91 giorni nella provincia di Foggia). Poi si aggiungono altri 20 giorni in media dalla data di trasmissione del verbale sanitario Asl al verbale definitivo Inps (ma si riscontrano punte massime di circa 50 giorni a Lecce, a causa di una forte riduzione e carenza del personale sanitario e medico). In totale in alcuni casi si arriva ad attendere anche sei mesi per chiudere la pratica. Stessa criticità emerge per le revisioni di esclusiva competenza dell' Inps. Tutto a causa dell'aumento delle visite: nel 2020 queste sono state circa 95mila, lo scorso anno è stato sfondato il muro delle 130mila visite.

Una situazione risolvibile solo tramite l'assunzione del personale medico e sanitario ormai ridotto al minimo nella nostra regione - fa notare Deleonardis - ecco perché invitiamo l'Istituto a rafforzare le misure indicate dal Comitato di indirizzo e vigilanza nazionale, come l'estensione della possibilità degli accertamenti documentali al posto delle visite mediche, definendo le pratiche solo in presenza di documentazione cartacea». Si segnalano ritardi nell'attuazione di questo protocollo. Attualmente infatti solo l'Ospedale San Paolo, l'Irccs di Bari e gli Ospedali Riuniti di Foggia, insieme ad alcune strutture delocalizzate, hanno inviato l'elenco con i nominativi dei medici. A Una lunga lista Si aggrava la posizione di migliaia di pugliesi che attendono la prima visita per l'assegnazione delle invalidità civili