Scoppia la «guerra dei pannoloni» diversabili infuriati

Il sindacato Sfida: «La quantità è dimezzata e la qualità scaduta

giovedì 12 marzo 2015

La Gazzetta del Mezzogiorno. ANTONIO GALIZIA " MOLA. Sono pronti a invadere Bari con le carrozzine. I disabili ed i propri familiari, penalizzati dalla riduzione dei supporti igienico-sanitari distribuiti, non escludono clamorose forme di protesta sotto la sede dell'Asl. Sul piede di guerra sono le famiglie afferenti al Distretto sociosanitario di Mola, Noicattaro e Rutigliano e aderenti a «Sfida» (Sindacato famiglie italiane diverse abilità), la più rappresentativa tra le organizzazioni pro-disabili presenti nel Barese:

«A partire dal nuovo anno - spiega il componente del direttivo provinciale e coordinatore di Mola, Andrea De Silvio, padre di un ragazzo affetto da disabilità grave - la fornitura di pannoloni è diminuita del 50 per cento e la qualità dei materiali è apparsa a tutti inferiore. Questo è accaduto con il nuovo appalto che ha comportato il cambiamento del fornitore e anche nuovi disagi per famiglie che certo non hanno bisogno di aggiungere altri problemi alla loro già complicata vita quotidiana».

A richiedere i particolari ausili sanitari sono soprattutto disabili gravi e anziani non autosufficienti e incontinenti, i quali dopo essersi rivolti al proprio medico specialista si recano all'ufficio Protesi della Asl Bari, in corso Italia, per ottenere i panni e, se necessario, anche traverse, materassi e cuscini ortopedici antidecubito e terapeutici. Fino a gennaio tutto è filato liscio. Con l'avvio della nuova fornitura sono cominciate le prime lamentele, ora trasformatesi in vera protesta: «Le contestazioni - spiega il sindacalista - sono così tante che ogni lunedì l'azienda ha deciso di mettere a disposizione degli utenti un suo incaricato, il cui compito è raccogliere le lamentele e offrire consigli per l'uso dei nuovi ausili. Ma il problema non riguarda soltanto la qualità dei panni ma la quantità.

A tante famiglie non bastano quelli messi a disposizione dalla Asl. Ne servono molti altri e non ricevendone li compriamo a nostre spese da sanitarie e farmacie. Al prezzo di 15-18 euro a pacco, che contiene 15 panni con i quali si tira avanti appena qualche giorno». «Sfida» ha manifestato il proprio disagio alla direzione generale della Asl: «Abbiamo incontrato nei giorni scorsi e torneremo a incontrare venerdì (domani per chi legge, ndr) il dottor Lotesoriere dell'ufficio Patrimonio della Asl, meravigliato delle lamentele». Ma dall'incontro, a dire di De Silvio, è anche emersa un'altra verità: «L'azienda che distribuisce gli ausili dispone di un budget massimo di 76 euro per utente al mese e in tanti casi, 6 solo a Mola, le famiglie non riescono a far fronte alle reali necessità». «La distribuzione - spiega la dottoressa Maria Tateo, dirigente del Distretto sociosanitario di Mola, Rutigliano e Noicattaro - avviene seguendo il piano individuale redatto dagli specialisti, i quali quantificano il fabbisogno di ogni singolo utente».