Quarta dose per 900mila super fragili dal 1 marzo
Intanto per la fine di questa settimana arriverà il vaccino "tradizionale" Novavax
martedì 22 febbraio 2022
La quarta dose per i "super-fragili" over 12 sarà disponibile già tra una settimana. Nell'attesa di capire se per tutti gli italiani o almeno per gli over 50 ci sarà bisogno di un richiamo annuale il prossimo autunno probabilmente con un nuovo vaccino - si stanno studiando sieri in grado di rispondere a tutte le varianti - è ufficiale che dal prossimo 1 marzo per "i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido" sarà disponibile una nuova dose booster (dopo le prime tre) a distanza di 4 mesi. Si tratta secondo le indicazioni inviate alle Regioni dal commissario Figliuolo di una platea di 889.999 persone che potranno ricevere la quarta dose. Una decisione in questo senso, ma con una platea molto più ampia, è stata adottata dall'Inghilterra dove ieri la quarta dose booster è stata suggerita per tutti gli over 75 e le persone vulnerabili dai 12 anni un su.Intanto per la fine di questa settimana arriverà il vaccino "tradizionale" Novavax: "Ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino", ha spiegato ieri il commissario Figliuolo. Non a casa alcune Regioni hanno già annunciato la partenza delle prenotazioni per il vaccino Novavax già nei prossimi giorni. Diversamente dai vaccini Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson, Sputnik, che usano tecnologie a mRNA e vettore virale, quello prodotto dalla casa farmaceutica statunitense Novavax non è un vaccino genico ed è stato creato attraverso la tecnica delle proteine ricombinanti. Una tecnologia ampiamente sperimentata fin dagli anni Ottanta per esempio contro l'epatite B. Il protocollo del nuovo vaccino prevede la somministrazione di due dosi a distanza di 21 giorni, l'immunizzante resta stabile tra i due e gli otto gradi.