Antivirale Covid Paxlovid: a chi è raccomandato e come prescriverlo

Bassetti, troppe complicazioni per l'Mmg

venerdì 22 aprile 2022

Fonte: Dott.Net

In Italia Paxlovid al momento è indicato per il trattamento del Covid in persone dai 18 anni in su che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad elevato rischio di progressione a Covid-19 grave e va assunto a distanza di non oltre cinque giorni dall’inizio dei sintomi

La pillola antivirale Paxlovid di Pfizer, una combinazione dei principi attivi nirmatrelvir e ritonavir, è «fortemente raccomandata» dall’Organizzazione mondiale della sanità per i pazienti con Covid non gravi ma che sono a più alto rischio di ricovero in ospedale, come i non vaccinati, gli anziani o gli immunosoppressi. L’indicazione, pubblicata sul British Medical Journal, arriva dagli esperti internazionali Oms del Gruppo per lo sviluppo delle linee guida dell’agenzia ginevrina. Intanto è partita ieri anche nelle circa 19 mila farmacie presenti sul territorio la distribuzione, dietro ricetta del medico di famiglia, dell’antivirale in pillola contro il Covid: il  medico di medicina generale, su ricetta elettronica e previa compilazione del piano terapeutico Aifa, può prescrivere il farmaco. Una volta ottenuta la ricetta, il medicinale sarà erogato gratuitamente al paziente in base al protocollo d’intesa siglato tra ministero della Salute, Aifa, Federfarma Servizi, Federfarma, Assofarm, Farmacie Unite e Adf.

Tornando alla raccomandazione per Paxlovid, come spiegano i redattori delle linee guida Oms sul British Medical Journal, essa si basa su nuovi dati di due studi randomizzati e controllati che hanno coinvolto 3.100 pazienti. Nei trial «l’evidenza di certezza moderata ha mostrato che nirmatrelvir-ritonavir ha ridotto i ricoveri ospedalieri (84 in meno ogni 1.000 pazienti), l’evidenza a bassa certezza non ha suggerito alcuna differenza importante nella mortalità e l’evidenza ad alta certezza ha indicato poco o nessun rischio di effetti avversi che portano all’interruzione del farmaco». La raccomandazione condizionale per remdesivir si basa invece su nuovi dati di 5 studi randomizzati controllati su 2.700 pazienti, e sostituisce una precedente raccomandazione contraria all’impiego del farmaco in tutti i pazienti Covid indipendentemente dalla gravità della malattia. Le linee guida Oms vengono aggiornate progressivamente dal panel dedicato, con il supporto metodologico della Magic Evidence Ecosystem Foundation.

La più ampia distribuzione dell’antivirale, dietro presentazione della ricetta del medico di famiglia, introdotta dalla determina dell’Agenzia italiana del farmaco permetterà di rendere questa terapia più accessibile, come sottolinea Federfarma, e darà ai farmacisti un «ruolo decisivo per favorire la gestione “ordinaria” della pandemia sul territorio», precisa la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi). In Italia Paxlovid al momento è indicato per il trattamento del Covid in persone dai 18 anni in su che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad elevato rischio di progressione a Covid-19 grave e va assunto a distanza di non oltre cinque giorni dall’inizio dei sintomi. Era prescrivibile, finora, per il trattamento della malattia lieve-moderata nei soggetti a rischio e non ospedalizzati solo da parte dei centri Covid, che inseriscono i pazienti trattati in un registro di monitoraggio.

"Secondo me alla fine, paradossalmente, ci saranno meno prescrizioni dell'antivirale Paxlovid dal medico di famiglia. Questo perché prima dell'ok dell'Aifa" alla prescrizione e alla distribuzione in farmacia "si era fatta squadra in alcune sedi tra medici di famiglia e ospedali. Ora evidentemente, sapendo che questi potranno prescrivere l'antivale, verrà meno questa squadra. Una delle tante cose fatte male in Italia, purtroppo". Lo afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. "Non siamo preparati a questo modello - aggiunge Bassetti -, c'è un modulo da compilare abbastanza impegnativo con una serie di informazioni che configura parecchia burocrazia da parte del medico di medicina generale. Il piano terapeutico ha necessità di tantissime notizie che prima compilavamo noi in ospedale e oggi dovrà fare il medico di famiglia. Mi auguro che questi farmaci saranno prescritti con appropriatezza. Ad oggi non sono stati usati molto perché i casi dove usarli sono veramente pochi".

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