Casi umani di vaiolo delle scimmie (monkeypox)

Indicazioni ad interim per la sorveglianza dei casi nella Regione Puglia.

mercoledì 25 maggio 2022

Casi umani di vaiolo delle scimmie (monkeypox) – Indicazioni ad interim per la 
sorveglianza dei casi nella Regione Puglia.

Ad integrazione della circolare diramata da questo Dipartimento avente prot. AOO/005/3603 del
20/05/2022, con riferimento all’attuale situazione epidemiologica, si sintetizzano di seguito le modalità della
sorveglianza dei casi di vaiolo delle scimmie da adottarsi nelle more della standardizzazione delle procedure
a livello nazionale.

1. Agente eziologico
Il virus del vaiolo delle scimmie appartiene al genere Orthopoxvirus della famiglia Poxviridae.

2. Periodo di incubazione
Da 5 a 21 giorni.

3. Modalità di trasmissione
Il virus del vaiolo delle scimmie è una zoonosi che può trasmettersi per contatto interumano o attraverso materiali contaminati. Il virus penetra nell'ospite umano attraverso soluzioni di continuità della cute (anche
non visibili) o più comunemente attraverso le vie respiratorie e le mucose (occhi, naso o bocca), veicolato da
goccioline respiratorie di grandi dimensioni. Si trasmette anche per contatto diretto con i fluidi corporei o
con il materiale delle lesioni e per contatto indiretto con il materiale delle lesioni, ad esempio attraverso
indumenti o biancheria contaminati.

4. Andamento clinico
La malattia è spesso autolimitante con sintomi che di solito si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni.
I sintomi possono essere lievi o gravi e le lesioni possono essere molto pruriginose o dolorose. La letalità varia
tra l’1% e il 10%.

5. Definizioni di caso (WHO, CDC e PHE)
Caso sospetto
Malattia acuta con febbre >38,30C, cefalea, linfoadenopatia, mal di schiena, mialgia e astenia, seguiti dopo
1-3 fino a 5 giorni da un'eruzione cutanea che spesso inizia sul viso e che si estende progressivamente in altre
parti del corpo, comprese le piante dei piedi e i palmi delle mani. Le lesioni cutanee attraversano i seguenti
stadi prima di scomparire: macule, papule, vescicole, pustole, croste.

Caso probabile
Un caso sospetto che non è confermato in laboratorio ma che ha un link epidemiologico con un caso
confermato o con un altro caso probabile.

Caso confermato
Un caso clinicamente compatibile e confermato in laboratorio.

6. Indicazioni per la sorveglianza epidemiologica e di laboratorio
I casi rispondenti alle definizioni di caso sospetto e caso probabile vengono segnalati contestualmente:
• a livello territoriale, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) del Dipartimento di Prevenzione
territorialmente competente, per le vie brevi;
• a livello regionale, agli indirizzi malinf@regione.puglia.it e salutelavoro@regione.puglia.it.

L’approfondimento epidemiologico sui casi segnalati, nelle competenze del personale del SISP territoriale, è
effettuato sulla base della Scheda di raccolta dati in Allegato 1 da trasmettersi a mezzo e-mail all’indirizzo:
malinf@regione.puglia.it.

Nella valutazione dei fattori di rischio, si raccomanda di prestare la massima attenzione alla ricostruzione di
eventuali recenti viaggi, della tipologia e del numero di partner sessuali, nonché dell’eventuale storia di
contatto con soggetti che abbiano presentato o presentino sintomatologia compatibile con quella riportata
per la definizione di caso sospetto.

Per l’accertamento virologico, il riferimento regionale è il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità
Pubblica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico” di Bari. I campioni di sangue intero e di siero,
un tampone faringeo e i campioni delle lesioni, prelevati preferibilmente in sedi diverse del corpo e a diverso
stadio evolutivo, dovranno essere inviati, nel rispetto delle norme in materia di trasporto e tracciabilità dei
campioni biologici, all’attenzione della Prof.ssa Maria Chironna:
Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità Pubblica
Azienda Ospedaliero – Universitaria “Policlinico” di Bari - Piazza Giulio Cesare, 11 - 70124 Bari (BA)
Tel. 080-5592328/080-5478498 / e-mail: maria.chironna@uniba.it

È necessario comunicare tempestivamente alle autorità sanitarie sopra indicate l’esito del percorso
diagnostico e del follow up del caso per gli adempimenti di competenza.

7. Altri interventi di sanità pubblica
Si pone in evidenza la necessità di garantire i seguenti interventi di sanità pubblica:
a) Isolamento dei casi sospetti con cure di supporto per la durata del periodo di infettività, dagli stadi
prodromici della malattia fino a quando tutte le croste non siano cadute;
b) Adozione delle precauzioni standard per il controllo delle infezioni da contatto e da goccioline da parte
dei sanitari che si prendono cura di pazienti;
c) Maneggiamento in sicurezza dei campioni prelevati da persone con sospetto vaiolo delle scimmie;
d) Tracciamento e follow-up dei contatti stretti (familiari, conviventi, partner sessuali, ecc.) per
l’identificazione precoce dei casi. I contatti stretti vengono seguiti attraverso una sorveglianza attiva per
21 giorni dopo l'ultima esposizione al caso;
e) Sensibilizzazione degli operatori sanitari alla tempestiva segnalazione di malattie caratterizzate da
eruzione cutanea;
f) Sensibilizzazione delle comunità gay, bisessuali e MSM sulla necessità di rivolgersi immediatamente al
curante o a una struttura del servizio sanitario in caso di comparsa di manifestazioni cutanee vescicolari.

Si invitano tutte le Aziende, Enti e Istituti e le Associazioni di categoria in indirizzo a dare ampia diffusione e
attuazione alle indicazioni operative formulate e a garantire, quale obbligo di legge inderogabile, che tutti i
medici di tutte le articolazioni del Servizio Sanitario Regionale assicurino la segnalazione tempestiva secondo
le modalità qui indicate.

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