Appello della Fimmg Marche "Più spazio alla medicina generale"
Jesi - Congresso Sanità 2.0 (Corriere Adriatico)
sabato 22 giugno 2013

La Fimmg si è presentata all'appuntamento con proposte precise da sottoporre al Presidente Spacca. Contrari alla destinazione delle "Case della salute" previste solo in luogo dei piccoli ospedali da riconvertire, i rappresentanti della Fimmg pensano piuttosto "a queste strutture come dei Presidi Territoriali Multidisciplinari capaci di erogare e coordinare prestazioni primarie clinico-diagnostiche e quelle di natura socio-sanitaria nei luoghi dove le persone vivono e lavorano, evitando burocratizzazioni e lunghe attese".
Ecco uno dei punti essenziali delle proposte della Fimmg, il recupero di una profonda articolazione territoriale della cura e dell'assistenza grazie ad una rinnovato approccio basato sulla prossimità. Quindi la richiesta di un maggiore equilibrio nell'erogazione delle risorse.
"Occorre investire - spiega sempre Magi - sulla medicina generale come si è fatto per gli ospedali senza però riprodurre le distorsioni che hanno reso il sistema insostenibile. Servono investimenti su informatica, personale di studio, forma associative, attività progettuali, sino alla realizzazione dei Presidi Multiprofessionali".
Magi assicura inoltre la disponibilità dei medici a trovare, per quanto attiene la remunerazione, formule più flessibili ed innovative per dare magiore efficienza agli investimenti in medicina generale. Altro Passaggio determinante e' quello relativo alla formazione.
Favorevole allo sviluppo del Centro Regionale di Riferimento per la Medicina Generale costutuito dalla Regione, la Fimmg sottolinea la criticità dei medici in formazione: "Per un medico tirocinante che frequenta il corso specifico di medicina generale a 800 euro al mese, se ne formano cinque nei corsi di specializzazione universitarie a 1.600 euro mese. Una condizione di disparità che condanna la medicina generale ad una residualità insostenibile. Siamo comunque favorevoli al suggerimento della Regione Marche che prevede attività lavorative professoinalizzanti dei Tirocinanti nella realizzazione della Casa della Salute".
Ultimo tema in esame, l'informatica. "La nostra regione e l'unica che ancora non invia la ricetta elettronica rischiando di incorrere a provvedimenti sanzinatori che comprometterebbe il bilancio regionale. I Medici di Medicina Generale hanno evitato il caos rifiutando di inviare la ricetta nelle condizioni inizialmente previste ed ora si sono resi disponibili ad individuare un gruppo di medici per sperimentare in 60 giorni il sistema sar prescelto e a constatare prima di tutto una completa trasparenza dell'invio della ricetta rispetto al proprio lavoro".