Pensionati in camice, incarichi e cumulo prorogati per tutto il 2023

Il chiarimento arriva da un messaggio dell’Inps (il 3287)

venerdì 16 settembre 2022

La possibilità di conferire incarichi ai medici pensionati è stata prorogata fino alla fine del prossimo anno e i compensi potranno essere cumulati con l’assegno di pensione. Il chiarimento arriva da un messaggio dell’Inps (il 3287) vedi allegato, che spiega gli effetti delle nuove norme sulla possibilità di richiamare in servizio i medici a riposo anche nella fase successiva all’emergenza Covid. 

INCARICHI AI MEDICI PENSIONATI

Nello specifico, la proroga alla possibilità di conferire incarichi ai sanitari in pensione è inserita nella legge che dispone le misure post emergenza pandemica e nel decreto Semplificazioni. È quest’ultimo a estende al 31 dicembre 2023 la possibilità, introdotta dal decreto Cura Italia, di reclutare medici già in pensione con incarichi di lavoro autonomo (anche co.co.co.) della durata massima di 6 mesi. 

IL CUMULO CON LA PENSIONE

La nota dell’Istituto di previdenza fa chiarezza anche sulla possibilità di cumulo tra i compensi percepiti dai medici in pensione richiamati a indossare il camice e l’assegno di pensione. E dal groviglio di norme che si sono succedute nei mesi, emerge che il cumulo è stato esteso fino al 31 dicembre 2023.

Sono compresi nella possibilità di cumulo anche i pensionati di “Quota 100” e della cosiddetta “Quota 102”, ovvero chi ha optato per la pensione anticipata con il requisito anagrafico di 64 anni di età e 38 anni di contribuzione da maturare nel 2022. Non potrà invece sommare il reddito per un incarico in camice e la pensione chi ha concluso la carriera e riceve una pensione come “lavoratore precoce”.

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