Manovra, novità preoccupanti per i medici di famiglia.

Frenata su ingaggi di non specialisti nel Ssn

martedì 04 dicembre 2018

Doctor 33

Novità preoccupanti per i medici di famiglia in formazione, resta il limbo per i 15 mila rimasti fuori da corso di medicina generale e scuole di specialità, sorridono per ora i sindacati della dirigenza per i quali l'indennità di esclusività andrà a far massa salariale da cui calcolare gli aumenti. Queste le novità di una manovra finanziaria mai così fluida dopo l'esordio in assemblea alla Camera. All'uscita dalle commissioni nel nuovo testo, all'articolo 41 è stato aggiunto un 41 bis di "disposizioni in materia sanitaria" e qui, l'emendamento 41.027 a firma dei relatori sancisce che le risorse per le borse dei tirocinanti del triennio, finora vincolate a un fondo ad hoc, confluiscano nella quota indistinta del Fondo sanitario nazionale. Con loro, 31 milioni fin qui destinati all'assistenza sanitaria per gli stranieri non iscritti al Servizio sanitario e 41 milioni per riqualificare assistenza sanitaria ed attività libero professionale. 

Le Regioni potrebbero destinare ad usi diversi i fondi stanziati per finanziare, fin qui, le borse dei futuri medici di famiglia, spiegano alla Federazione degli Ordini. E il presidente Fnomceo Filippo Anelli è preoccupato. «Il vincolo finanziario per le borse è una garanzia perché venga formato un numero congruo di medici per far fronte alla gravissima carenza di medici di medicina generale. Già oggi sono centinaia di migliaia i cittadini che non hanno un medico e la situazione si aggraverà di molto con la prossima ondata di pensionamenti». I giovani medici di Fimmg Formazione accusano: l'obiettivo della misura sembra quello di utilizzare aspiranti mmg per altre attività impoverendo la disciplina. Già quest'anno-ragionano i giovani Fimmg - il concorso specialità è il 17 dicembre, di qualche mese successivo al test della medicina generale, e potrebbe salutare un alto numero di "triennisti" ove passassero i quiz per la specializzazione. Per di più, sia per il test d'ingresso al corso di medicina generale sia per il test d'ingresso alle specialità, sono accettate le candidature dei neoabilitati a ottobre 2018 e febbraio 2019 e questo può favorire gli esodi verso la specialità. Per mantenere i fondi MG vincolati Fimmg Formazione confida nel neoistituito tavolo permanente Fnomceo-Regioni. Sembra invece disinnescata la discrezionalità delle regioni di prendere neolaureati dai corsi e fargli una sorta di "apprendistato" rapido per riempire buchi in ospedale. 

Nella stesura di ieri mattina il testo dell'articolo 41 bis consentiva alle aziende sanitarie pubbliche di attivare incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo per il personale medico, tranne che per anestesia e specialità radiologiche. Se impossibilitati ad assumere nuove risorse tramite concorso o graduatorie o a tempo determinato (in quanto non si presenta nessuno), Asl e ospedali avrebbero potuto dal 2019 ingaggiare a partita Iva medici nei reparti ospedalieri previa procedura comparativa e -alla peggio- rivolgersi a specialisti equipollenti, o scegliere persino neolaureati sulla base di linee di indirizzo regionali, organizzando per loro percorsi formativi ad hoc. L'emendamento aveva indignato i giovani medici dell'Associazione SIGM ("crea medici di serie A e di serie B, i titoli regionali non possono essere equiparati alla specializzazione né come contenuti né come valore legale"); il governo, dopo iniziale parere positivo, ora parrebbe volerlo cassare. E più in generale, per il personale, in attesa forse che qualcosa si smuova nella trattativa con Bruxelles, appare orientato a mantenere il tetto di spesa 2004 -1,4% fin qui adottato e ha dato parere contrario ad emendamenti Pd che prevedevano l'adozione della cifra piena 2004 aumentando dunque "di un filo" la disponibilità. Sempre il 41 bis di nuova formulazione prevedeva che i medici specializzandi all'ultimo anno partecipassero ai concorsi per la dirigenza nella loro disciplina e fossero posti in graduatoria separata, assumibili solo se in possesso del titolo, esaurita la graduatoria dei "già specialisti". 

Questo, in linea con una norma uscita dalla commissione sanità che consente di svolgere attività assistenziale gli ultimi due anni del corso di MG o scuola di specialità. Tutto ora torna in forse. Intatto invece l'articolo che modifica la legge sulle cure palliative e, previa intesa Stato Regioni, consente di reclutare nelle reti pubbliche ed accreditate medici sprovvisti dai requisiti specialistici ex Dms 28 marzo 2013 ma già in servizio con 3 anni anche non continuativi di lavoro in ospedali, hospice e Ucp domiciliari accreditate e con specifici crediti Ecm o master. 


Mauro Miserendino