I versamenti dei medici al fisco entro la fine dell'anno: come abbattere l'imponibile

Per evitare le batoste nel 2023 può essere conveniente rimpinguare il montante pensionistico

martedì 27 dicembre 2022

Fonte: Dott-Net

Come sempre accade, prima delle vacanze di Natale i medici fanno tappa fissa dal loro commercialista per pianificare i loro versamenti di fine anno che hanno lo scopo di evitare batoste da parte dell’Agenzia delle Entrate, quando il prossimo anno si presenterà la denuncia dei redditi. Com’è noto, infatti, sono totalmente deducibili dall’imponibile fiscale i versamenti effettuati alla propria gestione pensionistica di appartenenza. 

In presenza di un extra gettito 2022, con una tassazione marginale che (comprese le addizionali regionale e comunale) può sfiorare il 50 per cento, può essere conveniente convogliare parte delle risorse sulla propria pensione, contenendo (almeno per ora) la voracità del fisco. Va subito detto che questa strada è preclusa per tutti coloro che, con un reddito imponibile sotto i 65.000 euro, hanno scelto di avvalersi del regime forfettario: in questo caso, con la flat tax al 15 per cento, non c’è spazio per ulteriori benefici al di fuori della contribuzione pensionistica obbligatoria. 

Tutti gli altri, però, hanno un’arma potente: la grande flessibilità del riscatto dell’Enpam. Chi ha già un riscatto rateale in corso, oltre alla rata semestrale che scade il 31 dicembre, può scegliere di effettuare – all’interno del budget costituito dalla quota capitale residua, consultabile nell’Area Riservata - un ulteriore pagamento una tantum, di importo a piacere, che andrà ad abbattere integralmente la residua somma da corrispondere a titolo di riscatto e potrà essere dedotto dall’imponibile 2022. Importante sottolineare che la cifra pagata in più, riducendo l’ammontare delle rate residue, sterilizza in parte anche l’effetto del recente aumento del tasso di interesse legale, passato dall’1,25% del 2022 al 5% del 2023, consentendo un ulteriore risparmio agli interessati. 

I versamenti aggiuntivi vanno fatti con bonifico a favore di Fondazione Enpam, IBAN: IT 06 K05696 03200 000017500X50. La causale da indicare nel versamento deve contenere cognome e nome dell’iscritto, codice Enpam, tipologia di riscatto (studi universitari, allineamento, ecc.) e gestione di riferimento. 

Ma anche chi non ha ancora presentato la domanda di riscatto (oppure l’ha già presentata ma non ha ancora ricevuto la relativa proposta), ha ancora qualche giorno per beffare l’Agenzia delle Entrate. Basta presentare la domanda dalla propria Area Riservata e quindi, senza attendere alcun riscontro, effettuare il versamento desiderato con le stesse modalità appena illustrate. E se il costo del riscatto fosse inferiore al pagamento effettuato? Niente paura: nei primi mesi del nuovo anno gli Uffici preposti effettueranno i necessari riscontri e, nei rari casi in cui ciò accadesse, restituiranno gli importi eccedenti, che rientreranno nei redditi 2023. 

Nel finale, uno sguardo al calendario: se infatti generalmente è sufficiente effettuare un bonifico istantaneo entro la mezzanotte del 31 dicembre, va tenuto presente che nel 2022 l’ultimo giorno dell’anno cade di sabato, quindi in un giorno non bancabile. Per avere la registrazione dell’addebito sul proprio conto di un bonifico ordinario, necessario per l’imputazione fiscale al 2022, è quindi opportuno che esso venga effettuato entro le 13 di venerdì 30 dicembre.