IL CARCINOMA PROSTATICO: l’alleanza tra medicina specialistica e medicina generale,

Bari 21 maggio 2022 - Villa Romanazzi Carducci

sabato 21 maggio 2022

Razionale Scientifico

Il ruolo della Medicina Generale è cruciale per la prevenzione e la diagnosi precoce delle
neoplasie prostatiche, per il percorso di cura, il monitoraggio periodico ed il supporto psicofisico
dei pazienti affetti da carcinoma prostatico in tutte le fasi di malattia.

Il cittadino si rivolge al suo medico di fiducia per riferire eventuali disagi psico-fisici riguardanti
la sfera urologica e l’attività sessuale e, frequentemente, per richiedere la prescrizione del
PSA. Il medico di fiducia discrimina i requisiti anamnestici e clinici per accedere allo screening
oncologico quindi, in caso di sospetta neoplasia prostatica, indirizza il paziente allo specialista
che pianificherà la “presa in carico multidisciplinare”.

Dopo la diagnosi di carcinoma prostatico, per realizzare un percorso di cura efficace, il medico di
fiducia del paziente deve essere informato dai singoli specialisti o dal team multidisciplinare in
merito alla strategia diagnostico-terapeutica proposta al paziente. Il duraturo rapporto di fiducia
con il medico di famiglia è fondamentale per il paziente nel processo decisionale in quanto il
Medico di Medicina Generale conosce le esigenze personali, familiari e sociali del paziente,
l’anamnesi patologica personale e familiare, e gestisce da tempo le patologie concomitanti.
Gli specialisti devono inoltre informare il Collega della Medicina Generale sulle possibili
complicanze dei trattamenti loco-regionali/sistemici impiegati e sull’eventuale recidiva/
progressione della neoplasia affinché possa supportare il paziente che necessita di gestire a
domicilio gli esiti di procedure/terapie oppure di accedere alla struttura ospedaliera.

La collaborazione tra Medicina Generale e Specialisti ospedalieri è fondamentale anche
nell’assistenza al paziente con un tumore alla prostata in stadio avanzato che necessita di cure
simultanee.

Nel percorso di cura le competenze del Medico di Medicina Generale e degli specialisti (Urologo,
Oncologo Medico, Oncologo Radioterapista, Radiologo, Medico Nucleare, Anatomo-patologo,
Psico-oncologo) dovrebbero integrarsi per ottimizzare le strategie terapeutiche, minimizzare gli
eventi avversi correlati ai trattamenti locoregionali e/o sistemici e preservare la qualità della vita.
La discontinuità tra ospedale e territorio compromette il benessere psico-fisico del paziente,
determina ritardi diagnostici, dispersione di risorse economiche e socio-sanitarie e compromette
il percorso di cura.

Questo evento si propone quale occasione per condividere l’iter diagnostico-terapeutico
appropriato per i pazienti affetti da carcinoma prostatico e rafforzare il ruolo della Medicina
Generale nella gestione multidisciplinare di questi pazienti.

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