Le proteste non sono fini e se stesse. Siamo pronti a discutere con il Governo regionale

La protesta partira' il 4 marzo 2013

mercoledì 20 febbraio 2013


 

La Segreteria Regionale della FIMMG Puglia, riunitasi in data odierna, ha definito la data di inizio della protesta sindacale, ossia blocco dell’invio telematico delle ricette ai sensi dell’art. 59 ter dell’ACN vigente. La mancata trasmissione è prevista dal contratto e comporta per il medico inadempiente soltanto la riduzione del compenso nella misura del 1,15 % del trattamento economico.    

La Commissione Nazionale di Garanzia ha ritenuto la protesta non qualificabile come sciopero e come tale non assoggettato alle norme sullo sciopero dei servizi pubblici. Pur tuttavia, per senso di responsabilità, restano fermi i tempi e le modalità di comunicazione previsti dal Codice di autoregolamentazione che impone il rispetto del termine di giorni 5 prima e dopo le elezioni, nei quali non si possono effettuare azioni di protesta sindacale. Pertanto, la decorrenza del blocco dell’invio telematico delle ricette è fissata per il  giorno 04/03/2013.

La Segreteria ritiene che a nulla giova condurre la discussione, che ha ad oggetto il futuro del Servizio sanitario regionale, con toni ed espressioni talvolta forti e non voluti e non utilizzati dalla FIMMG, al punto da spostare l’attenzione delle parti dai problemi sollevati dalla organizzazione sindacale e che riguardano la tutela dei cittadini e i servizi territoriali.

La Segreteria ribadisce che i dirigenti della FIMMG prestano la loro opera sindacale gratuitamente e non ricevono alcun compenso né dalla ASL, né dalla Regione e nemmeno dalla organizzazione sindacale stessa. Poiché gli ambulatori non possono per legge rimanere chiusi durante gli impegni sindacali, il medico è sostituito da un altro collega, secondo i meccanismi previsti dal contratto. Tutte le altre illazioni sono prive di qualsiasi fondamento.

La soluzione dei problemi sollevati è obiettivo prioritario della FIMMG e per questo motivo, nonostante i toni e l’alto livello di polemica raggiunto, si resta disponibili al dialogo e all’incontro già richiesto al Governo regionale senza preclusione alcuna rispetto alle iniziative adottate.

Bari, 20/02/2013

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