Infermieri, tremila laureati e senza lavoro
I sindacati: “Corsi universitari un’illusione”. Domani vertice in Regione
domenica 09 febbraio 2014

ANTONELLO CASSANO (Repubblica Bari)
SONO 2760 gli infermieri laureati senza lavoro in Puglia. È quanto denuncia Saverio Andreula (foto), presidente dell'Ipasvi Bari, federazione nazionale del collegio infermieri, che lancia un nuovo allarme sulla carenza di personale infermieristico e operatori socio-sanitari in Puglia: «Per fare un solo esempio – spiega Andreula – al Policlinico di Bari, rispetto alla dotazione organica, mancano almeno 120 infermieri. La carenza a livello regionale
si stima in 10-12mila unità. Una recente pubblicazione di un organismo di rappresentanza ha stimato la presenza in Puglia di oltre 8mila operatori socio sanitari in cerca di occupazione. La situazione è drammatica, ma nonostante tutto questo la Regione si prepara ad attivare altri 3mila posti per la formazione di operatori socio-sanitari».
Il problema della carenza di personale sarà affrontato domani mattina nel corso dell'incontro tra l'assessore regionale alla Sanità Elena Gentile e i sindacati. Questi ultimi ufficialmente sono stati convocati per affrontare il tema del precariato nel sistema sanitario regionale. Un problema che potrebbe mettere in difficoltà soprattutto le Asl di Bari e Taranto alle prese con la scadenza dei contratti a tempo determinato
di una parte del personale in organico.
Tra questi ci sono anche circa 200 infermieri professionali definiti “precari storici”, occupati soprattutto nei pronto soccorso, ai quali le aziende sanitarie locali non starebbero riconoscendo la proroga. Per questo nei giorni scorsi il portavoce degli infermieri tarantini, Angelo Paradiso, si era appellato all'assessore Gentile e al presidente della Regione Nichi Vendola affinché con una circolare attuativa si garantisse la continuità lavorativa. Su questa richiesta punteranno i sindacati nell'incontro di domani mattina.
Tra questi ci sono anche circa 200 infermieri professionali definiti “precari storici”, occupati soprattutto nei pronto soccorso, ai quali le aziende sanitarie locali non starebbero riconoscendo la proroga. Per questo nei giorni scorsi il portavoce degli infermieri tarantini, Angelo Paradiso, si era appellato all'assessore Gentile e al presidente della Regione Nichi Vendola affinché con una circolare attuativa si garantisse la continuità lavorativa. Su questa richiesta punteranno i sindacati nell'incontro di domani mattina.
L'incontro sarà l'occasione per parlare anche del fabbisogno di personale negli ospedali pugliesi e della distribuzione fra le varie Asl delle nuove assunzioni che la Regione potrà fare dopo la chiusura del piano di rientro. Sempre domani, un altro incontro è previsto fra il direttore generale della Asl Bari e il sindacato Usppi per tentare di scongiurare la protesta degli ausiliari sociosanitari della Asl, indetta dall’Usppi per martedì dinanzi alla direzione generale. Gli ausiliari chiedono il ritiro dell’avviso pubblico di mobilità, l’attivazione di corsi di riqualificazione e formazione e l’inquadramento di tutti coloro che hanno conseguito il titolo di operatore socio-sanitario.