Certificati Inps e ricetta "dema", gravi rischi se sostituto non ha credenziali

Roberto Mora (VR): Credenziali uniche per autenticare all'Inps e alla regione ogni medico iscritto all'albo

venerdì 10 luglio 2015

Doctor 33

Credenziali uniche per autenticare all'Inps e alla regione ogni medico iscritto all'albo: lo chiede il presidente Omceo di Verona Roberto Mora, sottolineando che con le nuove procedure informatizzate, la difficoltà dei sostituti di ottenere in tempo le credenziali per accreditarsi ai sistemi Inps e Ts può giocare scherzi gravi a loro e soprattutto al titolare.

 Un giovane non avvertito potrebbe entrare nel sistema di certificazione o prescrizione con le credenziali del titolare e prescrivere al suo posto, con tutte le responsabilità derivanti da un errore. O potrebbe certificare una malattia, e se il certificato fosse compiacente, guai penali e rischio radiazione si configurerebbero non per lui ma per il medico titolare che non ha constatato di persona la patologia.

La probabilità che queste cose già avvengano, specie nelle regioni che non hanno previsto l'obbligo di far accreditare dalle Asl i sostituti in tempi brevissimi, è alto. Mora ha scritto una lettera alla Regione Veneto sulla ricetta de materializzata osservando che «le credenziali sono deboli, per autenticarsi al sistema Inps basta l'username che è il codice fiscale del medico accompagnato dalla password Inps che non può essere modificata.

Non c'è token, non c'è pin». «Per di più - aggiunge Mora, che è medico di famiglia - se per le sostituzioni lunghe il medico convenzionato si organizza facendo in modo che il sostituto si procuri prima le credenziali occorrenti, per quelle brevi, una febbre improvvisa del titolare, non c'è tempo». Lì possono arrivare i guai, e per evitarli è meglio disattivare l'accesso al pc del sostituto.

«Ma ci sono alternative, l'uovo di Colombo. Oggi per ogni compito del Mmg ci sono credenziali diverse, ma ID e password, o meglio ancora un tesserino che garantisce l'identità del "certificatore", da sottoporre al lettore del pc del medico titolare, potrebbe darli l'Omceo in accordo con la regione. Prendiamo certificati di malattia e invalidità Inps e ricetta de materializzata.

Nel primo caso le credenziali al mmg le danno le Asl perché è compito convenzionale, ma qualsiasi medico laureato abilitato e iscritto all'ordine può certificare la malattia chiedendo le credenziali all'Inps. A Verona come Ordine abbiamo ottenuto dall'Inps di procedere le credenziali dei medici che ce ne fanno richiesta.

Ma anche qualora il medico non avesse le credenziali Inps può certificare su carta intestata corredando la certificazione di tutti gli elementi e quel documento ha valore medico legale ancorché qualche impiegato dell'Istituto di previdenza faccia resistenza, esponendosi peraltro ad un'omissione d'atti d'ufficio». «Quanto ai certificati d'invalidità - continua Mora - sono fuori convenzione e caricati d'Iva perché non sono prestazioni di diagnosi e cura, perciò richiedono credenziali diverse dal certificati di malattia, e può darle solo l'Inps, non solo al Mmg ma a qualsiasi medico abilitato.

 Infine la ricetta: ieri era tracciabile, ogni medico di famiglia aveva il lotto numerato del Poligrafico, e se c'era il sostituto al suo posto stampava, metteva il suo timbro personale e firmava sul modello del collega titolare». Con la ricetta "dema" il titolare scarica sul suo pc un lotto virtuale, il software di studio gli da un timbro virtuale «...ma poi restano username e password deboli sia per accreditarsi al sistema d'accoglienza Doge (Veneto) sia per il sistema Ts nazionale.

Chi mi sostituisce deve farsi dare proprie credenziali dall'Asl, e scaricare propri lotti di ricette da richiamare dal mio computer. Per le sostituzioni di un giorno, si apre un problema. Io personalmente disattivo il sistema informatico e faccio in modo che il sostituto prescriva e certifichi su carta. Alla fine però il mio sostituto è laureato, abilitato, iscritto all'albo, e basterebbe un unico paio di credenziali, assegnate dall'Ordine a richiesta, identificative per tutti gli atti medici, a risolvere i problemi una volta per tutte. E' la posizione che sto sostenendo in Veneto e che dà un vantaggio; in caso di sanzione oggi un medico può continuare a certificare per le attività per le quali le sue credenziali non sono sospese, domani invece questa situazione non legale, venendo gestita la procedura dall'Omceo, sarebbe scongiurata».

Mauro Miserendino