Medici di famiglia come dipendenti?

Fimmg esprime ai sindaci la propria preoccupazione

venerdì 21 febbraio 2025

Bari, 21 Febbraio 2025. “Fatta apparire come la soluzione ai problemi dell’assistenza territoriale, se fosse portata a termine, rischierebbe di introdurre profondi cambiamenti che andrebbero a svantaggio di tutta la popolazione, e in particolare delle persone anziane e dei più fragili”. È quanto scrive la Fimmg Puglia in una lettera aperta indirizzata ai sindaci dei comuni pugliesi per esprimere la forte preoccupazione dei medici di medicina generale rispetto all’ipotesi di riforma che prevede il passaggio dal rapporto convenzionato alla dipendenza e ad un’operatività limitata alle Case di Comunità, con conseguente chiusura degli studi.

Tale passaggio “rischia di compromettere in modo irreparabile da un lato il rapporto di fiducia su cui si fonda il nostro rapporto di cura con l’assistito, e dall’altro la capillarità della nostra presenza sul territorio garante della prossimità dell’assistenza”, a fronte di solo 130 le Case di Comunità previste sul territorio regionale. 

Vincolando l’attività dei medici nelle Case di Comunità, la riforma costringerebbe “il paziente a consegnare le chiavi della propria salute non più al proprio medico di fiducia, ma al “medico di turno” in servizio, in una struttura distante dal proprio centro abitato, evento questo che rappresenta un rischio reale per l’accesso alle cure, la continuità assistenziale e il supporto umano di cui i cittadini hanno diritto”.

“Tutto questo deriva dalla falsa narrazione - continua la lettera - di alcune delle Regioni di un presunto rifiuto della categoria di poter svolgere la propria attività nelle Case di Comunità come previsto dal DM/77. Ma questa narrazione non ha assolutamente riscontro nella nostra regione nella quale fin dal 2007 i medici di famiglia si sono aggregati in equipe assistenziali in un’unica struttura dove rispondere ai bisogni assistenziali dei propri pazienti con il supporto di infermieri e personale di studio”.

“Riteniamo che è arrivato il momento di innovare l’assistenza sanitaria sul territorio scommettendo e investendo sui professionisti, puntando a riorganizzare il sistema di cure fornendo alla Medicina Generale strumenti per la reale presa in carico dell’assistenza territoriale: medici, infermieri e fisioterapisti della riabilitazione per l’attività domiciliare, personale di studio, innovazione tecnologica” - aggiungono i medici di Fimmg Puglia.

“Per tutte queste ragioni, vogliamo con forza tutelare il valore dell’autonomia professionale dei medici di famiglia, preservando il rapporto fiduciario con i propri pazienti e garantendo l’accessibilità capillare e di prossimità alle cure”, conclude la lettera, invitando i sindaci ad un confronto su questi temi.

In allegato, la lettera inviata ai sindaci.

Approfondisci al link: Fiduciarietà e proattività, i cittadini premiano i medici di famiglia. Silvestro Scotti (Fimmg): «Possiamo essere dipendenti… ma solo del rapporto di fiducia con i nostri assistiti»

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