2015 Sanità, slitta a mercoledì la Stato-Regioni resta il rebus sul taglio da 2,6 miliardi

Attollini (Ares): «Responsabilità sul medici? Sarebbe devastante»

venerdì 24 aprile 2015

La Gazzetta del Mezzogiorno

Ufficialmente il rinvio è dovuto agli impegni del sottosegretario Bressa. Ma l'ulteriore slittamento di una settimana (a mercoledì prossimo) della riunione della Stato-Regioni sui tagli al fondo sanitario nazionale conferma che l'intesa è ancora molto lontana. Sul tavolo, come noto, ci sono le modalità per recuperare i 2,3 miliardi in meno che saranno erogati alle Regioni.

Le stesse Regioni hanno assunto una posizione molto dura sulle proposte del ministro Beatrice Lorenzin: la revisione del sistema di rimborso dei farmaci (che addebiterebbe al cittadino la differenza tra il costo del generico e quello del griffato) e l'introduzione della responsabilità patrimoniale dei medici per le prescrizioni inappropriate, responsabilità che il ministero ha ipotizzato solo a carico dei medici ospedalieri e che invece le Regioni hanno chiesto - a quel punto - di estendere anche ai medici di base. Una delle posizioni più dure è quella della Puglia, che sul prezzo dei farmaci ha presentato una controproposta accolta dalle altre Regioni: a parità di molecola, rimborsare solo il farmaco meno costoso e spostare quelli che non si adeguano in fascia C, dunque a pagamento.

Del problema si è parlato ieri a Bari, a margine dell'incontro che l'Ares ha organizzato con i diret- tori sanitari delle Asl per presentare i risultati del Programma nazionale esiti dell'Agenas: «Scaricare sui medici la responsabilità delle prescrizioni inappropriate -ha detto il dg dell'Ares, Ettore At-tolini - è una scelta scriteriata che avrà conseguenze devastanti: nessun medico prescriverà più nulla e si incoraggerà il ricorso alle più varie scorciatoie».

 La stessa Regione, nel merito delle polemiche degli scorsi giorni sulla ciclosporina e sull'obbligo di utilizzare i generici per tutti i nuovi trattamenti, ha garantito che non ci saranno interruzioni terapeutiche né tantomeno verrà negato il farmaco ai pazienti: fino a quando non verranno emanate delle apposite linee guida sull'uso della ciclosporina, le farmacie la forniranno gratuitamente e regolarmente a chi ha la relativa prescrizione.

«Addebitare l'inappropriatezza prescrittiva ai medici dipendenti o di famiglia - secondo il capogruppo regionale di Forza Italia, Ignazio Zullo - è il modo più scellerato per lavarsi le mani da parte della politica, incapace di assumersi le proprie responsabilità». «Come faranno i medici ad agire serenamente e ad andare in fondo al problema - si chiede il capogruppo del Pd, Pino Romano - se avranno paura di prescrivere esami?»