Comunicazione EMA su mezzi di contrasto a base di gadolinio
Gli studi dimostrano che tracce di gadolinio si accumulano anche nel tessuto cerebrale
venerdì 18 marzo 2016
L’Agenzia europea dei medicinali (EMA) ha avviato una revisione del rischio di deposito di gadolinio nel tessuto cerebrale di pazienti sottoposti a scansioni di risonanza magnetica (RMN) in seguito all'uso di mezzi di contrasto a base di gadolinio. Recentemente, alcune pubblicazioni scientifiche hanno riportato che i mezzi di contrasto a base di gadolinio si accumulano anche nel tessuto cerebrale.
Sebbene non siano stati segnalati finora effetti avversi correlati al deposito di gadolinio nel cervello, il Comitato condurrà una valutazione approfondita del rischio di depositi cerebrali e della sicurezza complessiva di questi prodotti.
In allegato la Comunicazione EMA
In allegato la Comunicazione EMA
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vi sono evidenze convincenti di accumulo di gadolinio nel cervello in seguito all’uso dei mezzi di contrasto a base di gadoliniovi sono evidenze convincenti di accumulo di gadolinio nel cervello in seguito all’uso dei mezzi di contrasto a base di gadolin