Sanzioni per mancato invio fatture, Fnomceo: stop alla collaborazione con il Mef
Chersevani: Fnomceo «non fornirà nel formato richiesto i dati degli Albi per l'accreditamento dei professionisti al sistema.
martedì 13 ottobre 2015

Basta a provvedimenti imposti "a fatto compiuto", senza la consultazione dell'Ente esponenziale della professione. A dirlo in una nota la Fnomceo dopo aver appreso «con stupore» l'introduzione di sanzioni per i medici e gli odontoiatri in caso di "omessa, tardiva o errata trasmissione" al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi alle spese mediche.
Per questo Fnomceo «non fornirà nel formato richiesto i dati degli Albi per l'accreditamento dei professionisti al sistema. Ne, da parte loro» sottolinea la nota «gli Ordini provinciali svolgeranno alcun ruolo per il rilascio delle credenziali ai singoli iscritti». «C'è da chiedersi»- ha dichiarato il presidente Roberta Chersevani- «se il Mef ritenga che gli studi dei medici e degli odontoiatri dispongano di un apparato amministrativo in grado di sostituirsi a quello dell'amministrazione fiscale; se medici e odontoiatri debbano accollarsi essi stessi l'onere, a fronte di costi già difficilmente sostenibili, o se tale funzione debba essere delegata, a commercialisti esterni, con spese ancora maggiori.
E non si tratta di una questione puramente economica: nel caso il professionista debba occuparsene personalmente, lo farà inevitabilmente sottraendo tempo all'ascolto e alla cura delle persone. E questo non è accettabile». «Ancora una volta la "semplificazione" della pubblica amministrazione viene caricata sulle spalle dei professionisti, a danno dei cittadini che troveranno negli studi medici più spese, più burocrazia e meno tempo per le cure. Tutto questo si aggiunge alle sanzioni del cosiddetto "decreto sull'appropriatezza" (facciata che maschera pesanti tagli delle prestazioni) e al continuo appesantimento burocratico della professione. È di pochi giorni fa l'obbligo di denuncia telematica all'Inail per qualunque medico che presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro.
La Fnomceo» conclude la nota «chiede l'intervento dei Ministri Padoan e Lorenzin. È davvero arrivato il momento di dire basta».
Per questo Fnomceo «non fornirà nel formato richiesto i dati degli Albi per l'accreditamento dei professionisti al sistema. Ne, da parte loro» sottolinea la nota «gli Ordini provinciali svolgeranno alcun ruolo per il rilascio delle credenziali ai singoli iscritti». «C'è da chiedersi»- ha dichiarato il presidente Roberta Chersevani- «se il Mef ritenga che gli studi dei medici e degli odontoiatri dispongano di un apparato amministrativo in grado di sostituirsi a quello dell'amministrazione fiscale; se medici e odontoiatri debbano accollarsi essi stessi l'onere, a fronte di costi già difficilmente sostenibili, o se tale funzione debba essere delegata, a commercialisti esterni, con spese ancora maggiori.
E non si tratta di una questione puramente economica: nel caso il professionista debba occuparsene personalmente, lo farà inevitabilmente sottraendo tempo all'ascolto e alla cura delle persone. E questo non è accettabile». «Ancora una volta la "semplificazione" della pubblica amministrazione viene caricata sulle spalle dei professionisti, a danno dei cittadini che troveranno negli studi medici più spese, più burocrazia e meno tempo per le cure. Tutto questo si aggiunge alle sanzioni del cosiddetto "decreto sull'appropriatezza" (facciata che maschera pesanti tagli delle prestazioni) e al continuo appesantimento burocratico della professione. È di pochi giorni fa l'obbligo di denuncia telematica all'Inail per qualunque medico che presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro.
La Fnomceo» conclude la nota «chiede l'intervento dei Ministri Padoan e Lorenzin. È davvero arrivato il momento di dire basta».
Marco Malagutti