"Un mese per una visita a domicilio" medici di famiglia sul piede di guerra

La Fimmg barese prepara una campagna sul gradimento del servizio sanitario regionale

venerdì 18 gennaio 2013


di ANTONELLO CASSANO. ( Repubblica Bari)


LA PUGLIA è fanalino di coda nell'assistenza sanitaria domiciliare. La media di attesa dei pazienti per una visita in casa è di 30-40 giorni. È quanto denuncia la Fimmg Bari che lancia l'allarme sulle condizioni della sanità pugliese e mette in evidenza le principali criticità del sistema: dalle lunghe liste d'attesa all'assenza di una integrazione razionale tra ospedali e territorio, dai ritardi nell'erogazione degli screening per la prevenzione dei tumori fino agli sprechi regionali sui progetti sanitari per la telemedicina.

"Bisogna evitare che politici sprovveduti e amministratori incompetenti distruggano definitivamente la sanità pugliese", denuncia Giovanni Sportelli, segretario generale provinciale della Fimmg Bari che punta il dito contro lo spreco di denaro pubblico. "Dobbiamo farla finita con l'inutile duplicazione di servizi come il Nardino o la telediabetologia - dice - ed è inconcepibile far attivare degli infermieri a distanza, quando questi ci sono già sul territorio. Soltanto il progetto Nardino  -  accusa Sportelli  -  è costato alle casse regionali quattro milioni di euro. Questa stessa somma avrebbe consentito ai medici di famiglia di assumere 200 infermieri, portando al 60 per cento la copertura della presenza infermieristica negli studi dei medici di base baresi".

Ma i problemi per la sanità non finiscono qui: "È grave la carenza nell'assistenza domiciliare. In questo settore la Puglia è ultima in Italia. La media di attesa dei pazienti è di 30-40 giorni. A volte registriamo il decesso dei pazienti in attesa della visita del medico. In questo caso i tempi di latenza della Asl sono troppo lunghi". Non ultimi i problemi sul day service (a Bari città solo il 5 per cento dei pazienti ipertesi ha accesso al servizio) e i ritardi nell'assisten-
agli extracomunitari. Contro le criticità del sistema la Fimmg si mobilita "per coinvolgere nella battaglia anche i cittadini pugliesi, chiedendo loro di collaborare rispondendo a un questionario".

Dal 4 all'11 febbraio nelle sale d'attesa degli studi di 800 medici baresi iscritti alla Fimmg saranno affissi manifesti informativi e verrà distribuito il questionario formato da sette domande tra cui: "Sei soddisfatto di come è amministrata la tua Asl?" oppure "Per evitare l'attesa ti sei mai rivolto a un privato?". "Quello della salute è un tema fondamentale per i cittadini  -  conclude Sportelli  -  per questo puntiamo a raccogliere l'opinione di 12mila pazienti baresi".

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