Tempi più rapidi per tamponi e fine quarantena

Avviate in Puglia le procedure per la gestione automatizzata dei casi.

mercoledì 19 gennaio 2022

Dopo gli accordi sottoscritti nei giorni scorsi con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e con le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate, sono state avviate in Puglia le attività tecniche per automatizzare le procedure di gestione dei casi Covid-19. Lo comunica il dipartimento Salute della Regione Puglia. "La Regione Puglia - comunica il dipartimento - sta operando per una massiva automazione e digitalizzazione dei processi connessi all'emergenza al fine, tra l'altro, di sollevare il carico di lavoro ormai da tempo insostenibile che grava sugli operatori sanitari dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl, sui medici di medicina generale e sui pediatri nelle attività di gestione dei casi Covid-19 e relativi adempimenti amministrativi. L'obiettivo è quello di risolvere una estrema complessità insita nelle nuove regole di gestione dei casi Covid-19 mediante l'automazione dei processi in modo da garantire una risposta più efficiente alle esigenze dei pugliesi di ottenere in tempi rapidi l'esecuzione dei test, nei casi previsti nonchè' ottenere gli attestati degli esiti dei test, i provvedimenti di inizio e fine isolamento e l'aggiornamento della situazione dei Green pass". Ad oggi, sono stati automaticamente "liberati" dall'isolamento o dalla quarantena domiciliare circa 46.000 pugliesi mediante invio di comunicazioni automatiche (Sms o e-mail) con relativo aggiornamento della posizione Green pass. Sono in via di ultimazione le comunicazioni automatiche per circa 4.000 pugliesi che attendono l'esecuzione dei test di accertamento della guarigione e conseguente fine isolamento. Essi possono rivolgersi anche alle farmacie convenzionate o ai laboratori di analisi facenti parte della rete regionale.

La percentuale di posti letto nelle terapie intensive occupate da pazienti Covid è stabile al 18% in Italia, ma, a livello giornaliero, cresce in 5 regioni, tra cui la Puglia dove raggiunge quota 13%. In Puglia cresce e si attesta al 22% anche la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica, che a livello nazionale è stabile al 29%. Numeri che fanno pensare ad un passaggio in zona gialla per il quale bisognerà aspettare nel fine settimana la decisione del ministro della Salute. In Puglia si registrano altri 12.414 casi di contagio da Coronavirus su 74.684 test (incidenza del 16,6%). Dieci i morti. Sale a 133.344 il numero di persone positive, di cui 655 sono ricoverate in area non critica (+40 rispetto all'altro ieri) e 64 in terapia intensiva (l'altro ieri erano 63). I casi riscontrati nelle ultime 24 ore sono così suddivisi: 3.775 in provincia di Bari1.401 nella provincia Barletta-Andria-Trani, 1.212 nel Brindisino, 1.948 nel Foggiano 2.213 in provincia di Lecce, 1.705 in quella di Taranto. Tra i residenti fuori regione si registrano 82 contagi, mentre per altri 78 la provincia di appartenenza non è definita. Ma se i numeri fanno pensare ad una situazione in peggioramento, secondo l'epidemiologo ed ex assessore pugliese alla Salute, Pier Luigi Lopalco, la pandemia potrebbe non esserci già più il mese prossimo. "Credo - ha affermato Lopalco - che abbiamo raggiunto il picco della pandemia dopo la Befana, ne stiamo uscendo". E il "mese prossimo - ha osservato - questa situazione non ci sarà più". Lopalco ha detto di non voler "fare previsioni troppo ottimistiche ma credo che in primavera potremo fare i conti con una situazione nuova, con la popolazione in gran parte vaccinata oppure entrata in contatto col virus". Sulla possibilità di toglierci anche le mascherine da marzo, l'epidemiologo ha spiegato che "come trend sì, poi però dobbiamo sempre aspettare i dati". Quanto infine all'obbligo di tampone per i vaccinati con tre dosi, ha concluso, "io sarei per abolirlo del tutto, anche per i positivi, dopo cinque giorni, a patto che non abbiano avuto sintomi".